DP World Australia afferma di aver testato con successo i sistemi prima della riapertura e prevede di spostare 5.000 container dai quattro terminal nella giornata odierna, Sydney, Melbourne, Brisbane e Fremantle, un volume quasi in linea con il consueto traffico giornaliero
Buone notizie arrivano sul fronte del commercio mondiale. I principali porti australiani, che gestiscono il 40% del traffico merci, hanno ripreso le operazioni dopo tre giorni di stop dovuto ad un attacco informatico. Lo ha confermato il principale operatore del settore, DP World. «DP World Australia è lieta di annunciare che le operazioni sono riprese nei porti della compagnia in tutta l’Australia», si legge in una nota dell’azienda che afferma di aver testato con successo i sistemi prima della riapertura e prevede di spostare 5.000 container dai quattro terminal nella giornata odierna, Sydney, Melbourne, Brisbane e Fremantle, un volume quasi in linea con il consueto traffico giornaliero.
Il consulente di DP World Alastair MacGibbon non ha spiegato le modalità dell’attacco hacker, limitandosi a confermare che si è verificata “una attività non autorizzata nel sistema“. I dati sono stati prelevati da “qualcuno malintenzionato o non autorizzato“, ha detto, senza però fornire dettagli sulla natura delle informazioni rubate.
DP World ha affermato che le sue indagini e il lavoro di ripristino totale dei sistemi informatici richiederanno probabilmente “un po’ di tempo” e che le indagini per proteggere i sistemi potrebbero ancora causare “alcune interruzioni necessarie e temporanee” ai servizi portuali nei prossimi giorni.
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