
Goldman Sachs conferma al 15% le probabilità di recessione per il prossimo anno dell’economia Usa. Taglio ai tassi non prima della seconda metà del 2024
L’economia mondiale registrerà risultati migliori del previsto nel 2024. E’ quanto sostiene Goldman Sachs secondo cui le grandi economie in gran parte eviteranno la recessione. La banca d’investimento prevede che l’economia mondiale si espanderà del 2,6% il prossimo anno su base media annua, al di sopra della previsione di consenso del 2,1% degli economisti intervistati da Bloomberg. Si prevede che gli Stati Uniti supereranno nuovamente gli altri mercati sviluppati con una crescita stimata del 2,1%. «Continuiamo a vedere solo un rischio di recessione limitato e riaffermiamo la nostra probabilità di recessione negli Stati Uniti del 15%», si legge nel rapporto.
Goldman ritiene inoltre che gran parte dell’effetto frenante, derivante dalle politiche di inasprimento monetario e fiscale, sia ormai superato, affermando inoltre che è improbabile che i politici nei mercati sviluppati taglino i tassi di interesse prima della seconda metà del 2024, a meno che la crescita economica non risulti più debole del previsto.
La banca ha notato che l’inflazione ha continuato a raffreddarsi anche nelle economie del G10 e dei mercati emergenti e si prevede che diminuirà ulteriormente. «I nostri economisti prevedono che il calo dell’inflazione di quest’anno continuerà nel 2024: si prevede che l’inflazione core sequenziale scenderà dall’attuale 3% a un range medio del 2-2,5% in tutto il G10 (escluso il Giappone)», afferma il rapporto.
L’attività manifatturiera dovrebbe riprendersi leggermente nel 2024 rispetto al ritmo contenuto del 2023 ed anche l’aumento del reddito reale ha contribuito alle prospettive di crescita positive di Goldman. «I nostri economisti hanno una prospettiva positiva per la crescita del reddito disponibile reale in un momento di inflazione complessiva molto più bassa e di mercati del lavoro ancora forti – si legge. – Pur ritenendo che la crescita del reddito reale degli Stati Uniti sia destinata a rallentare rispetto al forte ritmo del 4% nel 2023, si ritiene comunque che sostenga una crescita dei consumi e del PIL di almeno il 2%. Si prevede che sia l’Eurozona che il Regno Unito avranno una significativa accelerazione nella crescita del reddito reale – a circa il 2% entro la fine del 2024 – man mano che lo shock del gas conseguente all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia si attenuerà».
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