
A fare da traino la robusta domanda interna, gli investimenti ed i finanziamenti provenienti dall’Unione Europea
Arrivano buone notizie sul fronte economico della Grecia. Secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale il Pil dovrebbe registrare una crescita del 2,5% quest’anno, sostenuta dalla robusta domanda interna, dagli investimenti e dai finanziamenti provenienti dall’Unione Europea. L’economia greca sembra essere sulla buona strada per una ripresa stabile e sostenibile visto che è atteso un +2% per il 2024.
S&P Global Ratings ha riportato qualche settimana fa il rating della Grecia a un livello investment grade, collocandola a “BBB-” con outlook “stabile”. E’ una buona notizia da quando il paese è stato scosso da una crisi del debito più di dieci anni fa. «Il significativo consolidamento di bilancio ha posto la traiettoria fiscale della Grecia su un percorso di deciso miglioramento – si legge in una nota. – Supportato da una ripresa economica molto rapida, il governo greco è stato in grado di superare regolarmente i propri obiettivi di bilancio nonostante il graduale aumento dei trasferimenti sociali».
Il ritorno a un livello investment grade era già stata sancito da alcune agenzie di rating minori: la giapponese Rating and Investment Information, la tedesca Scope Ratings e la canadese DBRS Morningstar.
Solo per fare un po’ di chiarezza ricordiamo che il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating appunto, sulle capacità di una società di pagare o meno i propri debiti. Viene dunque valutata la solvibilità di un soggetto, cioè la capacità di far fronte agli impegni finanziari assunti e di generare le risorse necessarie a far fronte agli impegni presi nei confronti dei creditori. Tale giudizio è sottoposto a revisione periodica. Il rating è assegnato contrassegnando la valutazione secondo diverse scale di valori che variano in base all’agenzia che si occupa di emettere il rating stesso. La tripla “AAA” è il giudizio che indica il massimo grado di solvibilità di una società. In genere un rating che giunga fino al limite minimo della tripla B (BBB) viene considerato un investment grade, ossia un investimento relativamente sicuro sul quale possono indirizzare i propri capitali anche gli investitori istituzionali come le grandi banche d’affari. Al di sotto di questa soglia un titolo acquista una rischiosità troppo elevata e perciò in genere le obbligazioni con un rating inferiore a BBB vengono chiamate speculative.
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