
Nel 2023 gli schermi connessi sono 97 milioni e 300.000, tra Smart tv, smartphone, personal computer e tablet, cresciuti del 31,7% negli ultimi sette anni
Nelle case degli italiani ci sono in media circa cinque schermi per famiglia e oltre due schermi per individuo. Nel 2023 la Ricerca di Base Auditel ha contato 122 milioni di device presenti, cresciuti del 9,6% dal 2017 a oggi.
Come riporta Agi, in realtà la crescita degli schermi dipende esclusivamente dall’aumento degli schermi connessi, che permettono di integrare i contenuti della tv lineare con l’offerta in streaming: nel 2023 sono 97 milioni e 300.000, tra Smart tv, smartphone, personal computer e tablet, cresciuti del 31,7% negli ultimi sette anni e del 4,4% nell’ultimo anno, con una media di quattro device connessi per abitazione.
Per comprendere quello che realmente sta accadendo nelle case degli italiani e soprattutto per immaginare quello che verosimilmente accadrà in futuro occorre andare oltre i dati complessivi e considerare l’andamento negli anni dei singoli device, l’Auditel ha realizzato con i ricercatori del Censis un report denominato “La nuova Italia televisiva. Sorpasso delle smart tv sui televisori tradizionaliAumenta la fruizione in streaming dei network nazionali“, presentato nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica.
Dai dati del Rapporto, che ha analizzando con attenzione quello che è successo nell’anno della pandemia, quando la vita digitale ha fatto irruzione all’interno delle pareti domestiche, si rileva che i device più numerosi sono gli smartphone, che sono 50 milioni e 600.000, premiati dagli italiani per la loro vocazione multitasking, la portabilitaà, la duttilità, la semplicità di utilizzo. Gli schermi connessi sono 97 milioni.
L’andamento nel tempo fotografa una crescita continua e costante (+20,7% dal 2017 a oggi; +5,2% nell’ultimo anno), che ha portato ad avere oltre due smartphone per famiglia e circa uno per individuo. Ragionevolmente negli anni a venire la spinta in avanti proseguirà, ma non agli stessi ritmi del recente passato.
Seguono gli apparecchi televisivi, che sono 43 milioni e 400.000, circa 600.000 in più rispetto a sette anni fa. I dati complessivi, che fotografano un andamento in leggera crescita, non danno conto del mutamento epocale che ha interessato questi dispositivi, con la progressiva sostituzione (accelerata dal graduale passaggio al digitale terrestre di seconda generazione) delle tv tradizionali con le Smart tv, apparecchi ‘intelligenti’ in grado di connettersi con Internet, che integrano funzionalità diverse, non solo legate all’entertainment, e moltiplicano le possibilità di visione e di ascolto, on e off line, sui broadcaster tradizionali e sulle piattaforme.
Al terzo posto ci sono 20 milioni e 400.000 computer fissi e portatili collegati a Internet, cresciuti del 6,1% dal 2017, ma ridottisi dell’1,4% nell’ultimo anno. Anche in questo caso i dati complessivi non fotografano quanto accaduto all’interno del comparto, dove si è avuta una parziale sostituzione dei pc fissi con quelli portatili, che però sembra essere giunta a saturazione con l’anno della pandemia, quando si è raggiunto il massimo della presenza di questi device all’interno delle abitazioni.
Pertanto, negli anni a venire si può ipotizzare che il numero complessivo di questi schermi resterà stabile o, al più, in leggero aumento.
Infine i tablet che sono 7 milioni e 600.000: sembravano destinati a essere soppiantati da pc portatili e smartphone, e invece nell’anno della pandemia hanno avuto una rinascita perchè sono stati utilizzati da molti studenti come strumento per la didattica a distanza. Nel futuro non e’ ipotizzabile un andamento in crescita per questi dispositivi.
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(foto BUSINESSTV24/X)