
Per l’ex presidente esisterebbero prove “tangibili e schiaccianti” su possibili pregiudizi circa lo svolgimento del processo
Donald Trump e i suoi coimputati hanno chiesto al giudice che presiede il processo per frode da 250 milioni di dollari di annullare l’intero procedimento.
L’ex presidente degli Stati Uniti e due dei suoi figli maggiori, Donald Trump Jr. ed Eric Trump, hanno infatti sostenuto che esisterebbero prove “tangibili e schiaccianti” su possibili pregiudizi circa lo svolgimento del processo.
Il documento di 30 pagine presentato alla Corte Suprema di Manhattan parla di una condotta che ha “contaminato i procedimenti” e che “solo l’ammissione di un errore giudiziario può salvare ciò che resta del processo”
Secondo quanto dichiarato dal procuratore generale di New York Letitia James, che ha portato avanti l’accusa di frode, Trump sta lavorando per “cercare di respingere la verità e i fatti” annullando il processo.
“I numeri e le prove non mentono”, ha detto in un comunicato un portavoce dell’ufficio di James. “Donald Trump è ora ritenuto responsabile degli anni di frodi commesse per arricchire se stesso e la sua famiglia”.
James accusa Trump e gli altri imputati di aver gonfiato in maniera illecita il suo patrimonio per riuscire a sfruttare vantaggi e benefici fiscali e migliori condizioni sui prestiti e i finanziamenti.
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