
A rischio la crescita del fatturato annuale di una bassa crescita a due cifre, con un impatto a catena. sul profitto
Burberry ha dichiarato di essere stata colpita dal rallentamento globale della spesa nel settore del lusso e che difficilmente riuscirà a rispettare le previsioni di fatturato annuale di una bassa crescita a due cifre, con un impatto a catena sul profitto, se continuasse. L’aumento dell’inflazione e l’incertezza economica hanno frenato l’appetito degli acquirenti per il lusso dopo anni di domanda di successo, spingendo gli investitori a rivedere le previsioni.
In particolare nel trimestre chiuso a settembre Burberry ha riportato vendite in crescita dell’1%, in deciso rallentamento rispetto al +18% del trimestre precedente. Questo ha comportato un aumento del 10% nel semestre, meno delle attese.
A pesare è stato soprattutto il calo della domanda in Cina con i consumatori che, terminati le restrizioni dovute al Covid, hanno concentrato le loro spese all’estero durante i viaggi.
L’amministratore delegato Jonathan Akeroyd rimane fiducioso: «anche se il contesto macroeconomico è diventato recentemente più impegnativo, siamo fiduciosi nella nostra strategia per realizzare il nostro potenziale come moderno marchio di lusso britannico e restiamo impegnati a raggiungere i nostri obiettivi a medio e lungo termine».
Burberry è una casa di moda di lusso britannica che realizza vestiti, accessori e cosmetici. Caratteristico è il motivo a tartan che è spesso presente sui suoi prodotti e che è divenuto il suo simbolo più riconosciuto e imitato. L’azienda possiede negozi propri e in franchising in tutto il mondo, ma vende anche attraverso concessioni in negozi terzi. Sia Elisabetta II che il Principe Carlo hanno concesso all’azienda la Royal Warrant, una onorificenza che attesta che l’attività commerciale ha svolto, o svolge tuttora, servizi per la Corona Inglese. Questo simbolo dona molto prestigio all’attività.
FOTO: SHUTTERSTOCK