Gli 8 articoli del testo del decreto introducono interventi in tema di agevolazioni tariffarie riconosciute ai nuclei familiari economicamente svantaggiati per la fornitura di energia elettrica e di gas
La Camera ha approvato il decreto energia, con 144 voti favorevoli, 79 contrari e 4 astenuti. Sul provvedimento il governo aveva posto la fiducia, votata con 193 voti a favore. Il testo passa ora all’esame del Senato e deve essere convertito in legge entro il prossimo 28 novembre.
Gli 8 articoli del testo del decreto introducono interventi in tema di agevolazioni tariffarie riconosciute ai nuclei familiari economicamente svantaggiati per la fornitura di energia elettrica e di gas (con ISEE fino a 15 mila euro o fino a 30 mila euro se con 4 figli) o con componenti in gravi condizioni di salute per la fornitura di energia elettrica (cosiddetti bonus sociali).
Per contenere gli effetti dei possibili aumenti dei prezzi attesi entro fine anno nel settore del gas naturale, è stata confermata la riduzione dell’Iva al 5% sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali. Prorogati anche l’azzeramento degli oneri di sistema per il settore del gas e l’aliquota Iva ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con il gas metano.
In totale, calcola il Mef, sono stati stanziati circa 1,3 miliardi di euro. Fonti di governo sottolineano come venga scongiurata inoltre la chiusura di oltre 50 mila piccoli esercizi commerciali tramite l’introduzione del ravvedimento operoso per somme dovute per violazioni su scontrini e fatture, chi aderirà infatti sarà esentato dalla sanzione accessoria della sospensione della licenza.
Il testo stabilisce inoltre che l’Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti ed ambiente) predisponga entro il 31 maggio 2024 la Relazione di rendicontazione dell’utilizzo delle risorse destinate al contenimento dei prezzi nei settori elettrico e del gas naturale relativa all’anno 2023.
FOTO: ANSA