
La sua posizione sempre più condivisa all’interno della Fed
La strada per il taglio dei tassi da parte delle banche centrali non sarà semplice. Se dalla BoE arrivano dichiarazioni di tassi alti che rimarranno tali a lungo, dalla Fed i toni non sembrano essere differenti.
Il presidente della Federal Reserve di Cleveland, Loretta Mester, ha affermato che i dati macro arrivati in questi giorni che parlano di livelli di inflazione più bassi non sono sufficienti a convincerla che la banca centrale ha vinto la sua battaglia contro l’aumento dei prezzi.
«Stiamo facendo progressi sull’inflazione, progressi visibili. Dobbiamo vedere di più in questo senso», ha detto la Mester durante un’intervista alla CNBC. «Dovremo vedere molte più prove che l’inflazione sia sulla strada giusta per tornare al 2%. Ma abbiamo prove davvero valide che abbia fatto progressi?». «La mia sensazione è che non si deve pensare a quando tagliare i tassi. Si tratta in realtà di quanto a lungo rimarremo in una posizione restrittiva e forse dovremo fare anche di più».
Quella di Mester, però, è una posizione che sembra ampiamente condivisa all’interno della banca centrale USA. A cominciare da Mary Daly a capo della Fed di San Francisco che ieri ha messo in guardia sul pericolo di chiudere troppo presto il ciclo di rialzo dei tassi. Se la Fed fosse costretta a rimettere mano alla politica di strette sui tassi, allora metterebbe a rischio la propria credibilità.
Non più tardi della settimana scorsa lo stesso Jerome Powell governatore della Fed, durante evento promosso dal Fondo Monetario Internazionale, ha dichiarato che i vertici della banca centrale sono incoraggiati dal rallentamento del ritmo dell’inflazione, ma non sono sicuri di aver fatto abbastanza per mantenere lo slancio che il trend sta dimostrando adesso. Per questo motivo potrebbe esserci ancora molto lavoro da fare.
«Il Federal Open Market Committee è impegnato a raggiungere una posizione sufficientemente restrittiva da ridurre l’inflazione al 2% nel tempo; non siamo sicuri di aver raggiunto una tale posizione». In altre parole: non bisogna affidarsi a qualche dato macro che non dimostra un trend definitivo al ribasso. Non solo ma è sempre bene ricordare, ha sottolineato Powell, che sebbene l’inflazione sia in calo è ancora oltre il target fissato al 2%».
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