
I costruttori, però, restano cautamente ottimisti sul prossimo taglio dei tassi di interesse
I tassi alti non hanno fatto bene al settore immobiliare statunitense. Il sentiment dei costruttori edili è ora al livello più basso (34 punti sul dato di novembre) dalla fine dello scorso anno, tanto che in molti hanno riferito di aver tagliato i prezzi (in media del 6%) per attirare gli acquirenti. Ma i costruttori sono cautamente ottimisti e guardano con favore ad alcuni segnali che potrebbero indicare un calo dei tassi nel prossimo futuro.
A renderlo noto è l’ indice del mercato immobiliare della National Association of Home Builders /Wells Fargo (HMI) che sottolinea come si tratti del quarto calo consecutivo.
Stando a quanto comunicato dalla presidente della NAHB Alicia Huey «I tassi di interesse a breve termine più elevati hanno aumentato il costo del finanziamento per i costruttori di case e i rivenditori, aggiungendo un altro ostacolo all’offerta immobiliare in un mercato con poche scorte di rivendita».
«Mentre il sentimento dei costruttori è sceso nuovamente a novembre, i recenti dati macroeconomici indicano un miglioramento delle condizioni per la costruzione di case nei prossimi mesi» ha dichiarato Robert Dietz, capo economista della NAHB.
Altro dato in uscita quello riguardante gli stoccaggi settimanali di gas che negli USA secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano hanno registrato un aumento di 60 BCF (billion cubic feet) nella settimana chiusasi il 10 novembre.
Un dato che va oltre il consensus fermo a +40 BCF e che permette di portare il livello delle scorte totali 3.833 miliardi di piedi cubici, ovvero +5,4% rispetto a un anno fa.
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