
Il colosso farmaceutico statunitense si rafforza in Europa dopo l’approvazione dell’autorità europea per il farmaco al Mounjaro (anche per adolescenti)
Eli Lilly, gruppo farmaceutico statunitense, ha annunciato un investimento di 2,5 miliardi di dollari in Germania per la costruzione, a Alzey (Renania-Palatinato), di un nuovo sito di produzione di farmaci contro il diabete.
L’obiettivo è ampliare la sua rete mondiale di produzione per “rispondere alla crescente domanda di farmaci contro il diabete“, ha spiegato il gruppo in un comunicato stampa.
La fabbrica, dove lavoreranno fino a 1.000 persone, dovrebbe entrare in servizio nel 2027. Eli Lilly prevede inoltre degli investimenti per una cifra fino a 100 milioni di dollari per sviluppare l’ecosistema delle start-up dell’industria scientifica e della biotecnologia in Germania.
Non è un caso: dopo il via libera della Fda, l’agenzia regolatoria federale USA, al farmaco tirzepatide di Eli Lilly (Mounjaro), già utilizzato contro il diabete di tipo 2, come terapia anti-obesità e per il controllo del peso, è arrivato anche l’ok dal Chmp dell’Ema, che a partire dal 2024 potrà essere prescritto per il trattamento dell’obesità (come supporto alla dieta e all’attività fisica) anche nei Paesi dell’Unione europea.
Sempre a proposito di antidiabetici impiegati contro l’obesità, merita di essere segnalata anche la notizia che questi medicinali potrebbero in prospettiva essere resi disponibili anche per i bambini dai 6 anni in su. Secondo un lancio di Adnkronos Salute che fa riferimento a quanto pubblicato da diversi media internazionali, Elli Lilly da una parte e Novo Nordisk dall’altra stanno lavorando a test per la popolazione pediatrica.
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La Eli Lilly progetta di testare tirzepatide (Mounjaro), su bambini e adolescenti dai 10 ai 18 anni con diabete di tipo 2 non adeguatamente sotto controllo che sono in sovrappeso o clinicamente obesi.
Anche Novo Nordisk, riportano varie testate, sta conducendo una sperimentazione con il suo farmaco semaglutide (Ozempic/Wegovy). Secondo il registro del governo statunitense, Novo Nordisk analizzerà l’effetto che semaglutide ha sul peso corporeo dei pazienti di età compresa tra 6 e 18 anni obesi o in sovrappeso. Secondo l’agenzia Bloomberg, questa azienda starebbe testando anche un’altra molecola, liraglutide (Saxenda), sui bambini di 6 anni o più. Il farmaco era stato approvato nel 2020 per la gestione del peso nei pazienti over 12 obesi.
Questi prodotti delle due aziende fanno parte di una nuova classe di farmaci iniettabili, attraverso penne pre-riempite, per il trattamento di queste due condizioni. La loro popolarità è esplosa sia per l’impatto che si riesce a ottenere sul fronte della gestione del diabete e in termini di chili persi, sia sull’onda dei post social e delle dichiarazioni di influencer e di alcune celebrity (tra cui Elon Musk) che hanno reso noto di averli utilizzati per dimagrire. Tanto che nei mesi scorsi, intorno a marzo, è esploso il problema della carenza di semaglutide che, nella sua versione anti-diabete veniva utilizzato off-label per perdere peso, svuotando gli scaffali e rendendolo introvabile per i pazienti diabetici.
(foto SHUTTERSTOCK)