Si è trattato di un volo di prova
Dopo un primo tentativo che risale a sette mesi fa e che si era concluso con un’esplosione, oggi SpaceX, l’azienda di Elon Musk, è riuscita a portare nello spazio il suo razzo, Starship. Un viaggio che, però, è durato solo pochi minuti dal momento che, in seguito, i sistemi di sicurezza hanno avvertito di un problema tecnico e si sono perciò attivati per distruggerlo. O per meglio dire distruggere entrambi i moduli che, nel frattempo, si erano separati.
L’ok per quello che è stato a tutti gli effetti un volo di prova, è stato dato da una stazione nel Sud del Texas alle 14 ora italiana e, stando ai primi resoconti, sembra che l’obiettivo di separare l’astronave dal suo booster e inviarla nello spazio sia stato raggiunto. In realtà dopo aver raggiunto lo spazio ad un’altezza di 240 chilometri circa, la Starship avrebbe dovuto inviare una navicella che avrebbe dovuto volare intorno alla Terra prima di rientrare nell’atmosfera e schiantarsi al largo della costa di Kauai, nelle Hawaii.
Purtroppo, come hanno fatto notare i tecnici, è stato raggiunto solo il primo obiettivo ovvero il decollo e la separazione del razzo dal booster. I problemi sono sorti successivamente con l’azienda di Musk che ha perso i contatti con il modulo nella seconda fase di volo, la stessa durante la quale è avvenuta l’esplosione di sicurezza.
L’intenzione di SpaceX resta quella di programmare viaggi nello spazio, Luna e Marte le prime mete in agenda.
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