
Si tratta di settori che offrono anche ottime gratificazioni retributive
Continua il gender gap lavorativo. Alcuni settori, infatti, continuano ad essere preclusi alle donne o, quantomeno, la presenza delle esponenti di sesso femminile è estremamente limitata.
Tra tutti ci sono i settori ad alta tecnologia, settori chiave della crescita economica e della produttività e che, per questo motivo, possono essere occasione, oltre che di crescita professionale, anche di gratificazione economica. Un aspetto da non trascurare dal momento che l’indipendenza economica è il primo gradino per raggiungere la piena autonomia.
Eppure, nel 2022, dei 9,8 milioni di lavoratori nei settori ad alta tecnologia (pari al 4,9% dell’occupazione totale dell’UE) gli uomini erano il 67,2% del totale, una percentuale che ricopriva i 2/3 della forza lavoro.
Un problema non indifferente che si collega ad un’altra questione spinosa e cioè quella della laurea. Infatti la metà dei laureati sono donne ma solo il 26% riesce ad arrivare ai vertici della carriera universitaria. E se nelle facoltà umanistiche non si va oltre il 30%, in quelle riguardanti le scienze naturali si scende ulteriormente al 22% e al 17,9% per l’ingegneria e la tecnologia.
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