Al centro dei colloqui ci sono state anche le nuove norme del Decreto Asset
Si è concluso l’incontro per il tavolo permanente tra i maggiori rappresentanti del sistema aereo italiano e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per le problematiche recentemente ripresentatesi con il cosiddetto caro voli. L’incontro è stato presieduto dal ministro Adolfo Urso e dal vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami. In realtà quella di oggi è stata la seconda seduta dopo quella avutasi il 14 settembre scorso.
Al centro dei colloqui ci sono state le nuove norme del Decreto Asset, la trasparenza degli incentivi aeroportuali ai vettori aerei, gli elementi dei costi dei biglietti aerei e il problema del rialzo dei prezzi a ridosso della partenza, nei collegamenti con le isole.
Erano presenti alla riunione i rappresentati di Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Wizz Air, Neos, Sky Alps e Volotea, delle organizzazioni delle compagnie aeree Iata, Aicalf e Ibar, delle associazioni che rappresentano i gestori degli aeroporti Assaeroporti e Aeroporti 2030, dell’associazione incaricata della gestione degli slot aeroportuali italiani Assoclearance e della rappresentanza degli handler di aviazione Assohandlers. Presenti, inoltre, i rappresentati delle Autorità di Regolazione dei Trasporti-ART e Garante della Concorrenza e del Mercato-AGCM, di ENAC ed ENAV, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, di RFI-Rete Ferroviaria Italiana, di Conftrasporto, Federtrasporto e Federazione Turismo Organizzato.
I presenti hanno analizzato anche l’andamento del settore del trasporto aereo attraverso le statistiche di Assoeroporti che parla di un numero di passeggeri transitati dagli aeroporti italiani che supera 21 milioni ad agosto 2023 un aumento pari al +3,7% sul 2019. Sotto osservazione anche i dati altrettanto positivi, di ENAV che, concentrandosi sul traffico aereo sottolinea, per i primi mesi dell’anno un +11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
«È in atto una crescita significativa del settore del trasporto aereo in Italia – ha affermato il ministro Urso a chiusura dell’incontro– come confermano i dati record sul numero dei passeggeri o l’aumento del numero dei voli e delle rotte. Siamo il mercato che più cresce in Europa e che quindi ha bisogno di maggiori tutele per quanto riguarda il diritto dei consumatori ad avere tariffe ragionevoli. L’Italia ha individuato la rotta con il recente Decreto Asset che conferisce nuovi poteri alle Autorità di controllo, e la stessa Commissione UE conferma le nostre valutazioni attivando un’indagine sull’aumento anomalo delle tariffe riscontrato a livello europeo»
«I lavori di questo tavolo permanente e continuativo sono volti a garantire a tutti gli utenti un servizio migliore e al costo più basso» ha concluso il Ministro.
Immediata la replica dell’Unione Nazionale Consumatori «Purtroppo il tavolo di oggi al Mimit non servirà a risolvere il problema sul caro voli di Natale, semmai ad affrontare alcuni problemi strutturali che esistono nel settore aereo, cosa certo positiva ma non sufficiente» afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
«Nemmeno la nuova normativa appena varata ci salverà dal caro voli per le prossime vacanze natalizie. Il decreto Asset per ora ha partorito solo l’apertura di un’indagine conoscitiva dell’Antitrust il cui termine di chiusura è stato fissato per il 31 dicembre 2024 e non come auspicavamo e avevamo chiesto in un esposto l’avvio di un’istruttoria. Insomma, non solo non ci salveremo dal caro voli per il prossimo Natale ma nemmeno per quello del 2024. Urge una modifica della Legge 9 ottobre 2023, n. 136 che sia ancora più restrittiva e che consideri una pratica commerciale scorretta modificare il prezzo a seconda della profilazione web dell’utente, sempre, senza se e senza ma» conclude Dona.
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