
La mossa era ampiamente attesa nonostante l’intensificarsi dei problemi legati al settore immobiliare
Rimane invariata la politca monetaria in Cina. La Banca centrale ha annunciato di aver lasciato fermi i tassi di finanziamento loan prime rate (LPR) a 1 anno e 5 anni, rispettivamente al 3,45% e al 4,20%, come ampiamente atteso dal consensus degli analisti ed esattamente come settembre.
Ricordiamo che i tassi LPR sono i tassi di riferimento sui prestiti che vengono stabiliti mensilmente da 18 banche cinesi. La Pboc basa i suoi tassi di prestito di riferimento ogni mese sulla base delle quotazioni dei principali istituti di credito del Paese. Le banche, a loro volta, valutano i nuovi prestiti utilizzando il tasso primario di prestito come riferimento.
Dati recenti mostrano che la ripresa nella seconda economia mondiale rimane discontinua, con la produzione industriale e le vendite al dettaglio in sorprendente rialzo, ma con pochi segnali che il mercato immobiliare in difficoltà si riprenderà presto.
La scorsa settimana la PBOC ha immesso nel sistema bancario prestiti MLF a un anno per 1,45 trilioni di yuan , ma ha mantenuto invariati i tassi su tali prestiti. L’aumento di liquidità ha comportato iniezioni nette di liquidità di 600 miliardi di yuan nel sistema bancario, il più grande aumento mensile da dicembre 2016.
La Cina rimane un’eccezione tra le banche centrali globali, avendo allentato la politica monetaria per sostenere una ripresa vacillante, ma ulteriori tagli dei tassi allargherebbero il divario di rendimento con gli Stati Uniti, rischiando il deprezzamento dello yuan e i deflussi di capitali.
FOTO: SHUTTERSTOCK