Ancora più ampia è la flessione per i mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare che si riducono del 12,6% rispetto al trimestre precedente e -31% su base annua
Risulta in calo il settore immobiliare in Italia. Nel primo trimestre l’Istat segnala 210.691 convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. Si tratta di un calo del 5% rispetto al trimestre precedente e dell’11% su base annua.
Nel confronto congiunturale l’abitativo segna variazioni percentuali negative in tutte le ripartizoni geografiche del Paese (Nord-ovest -11,3%. Sud -4,7%, Centro -4,3%, Isole -2,2%), fatta eccezione per il Nord-est che, al contrario, risulta in crescita (+1,0%). Il settore economico aumenta nel Nord-est e nel Centro (rispettivamente +13,0% e +6,9%), mentre rimane sostanzialmente stabile nelle Isole (-0,1%), nel Nord-ovest (+0,4%) e al Sud (+0,5%).
Il 93,9% delle convenzioni stipulate riguarda i trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (197.547), il 5,9% quelli a uso economico (12.474) e lo 0,3% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (670).
A livello territoriale il settore abitativo segna, su base annua, variazioni percentuali negative in tutto il Paese: Nord-ovest -16,5%, Centro -16,0%, Nord-est -7,8%, Isole -4,9% e Sud -4,6%. Il settore economico cresce nel Sud (+5,5%), nel Nord-est (+2.8%), nelle Isole (+1,0%) e nel Nord-ovest (+0,7%), mentre diminuisce nel Centro (-1,8%). Nel settore abitativo le compravendite si riducono sia nei grandi come nei piccoli centri (rispettivamente -18,3% e -6,4%); in quello economico, al contrario, aumentano (rispettivamente +1,5% e +1,6%).
Ancora più ampia è la flessione per i mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare che si riducono del 12,6% rispetto al trimestre precedente e -31% su base annua.
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