Fim e Fiom proclamano 8 ore di sciopero
Te Connectivity Italia chiude il sito di Collegno (Torino) nel 2025 dove lavorano 300 persone. Come si legge in una nota la decisione è dovuta “alla riorganizzazione a livello globale della produzione elettrodomestici” ed “il piano di licenziamenti avverrà per fasi” con l’azienda che si impegna a lavorare con i sindacati per identificare le migliori soluzioni per i dipendenti coinvolti.
In Italia continueranno ad operare le sedi di San Salvo (Chieti), Assago (Milano) e Frascati (Roma) e quello ridimensionato a Collegno.
Fim Cisl e Fiom Cgil torinesi non ci stanno e proclameranno 8 ore di sciopero alla Te Connectivity con presidio per tutti i turni. Si terrà un’assemblea sindacale davanti ai cancelli. «La decisione di Te Connectivity – spiegano in una nota – impatta su 222 persone tra Teci e Tecid di Collegno. Le produzioni di connettori del bianco che rappresentano il grosso della produzione del sito saranno spostate negli Usa e in Cina. Riteniamo la decisione aziendale inaccettabile e incoerente con quanto finora condiviso ai tavoli sindacali ovvero il mantenimento della produzione, dell’occupazione e degli investimenti. Permane lo stato di agitazione già dichiarato venerdì scorso». I sindacati torinesi chiederanno alle segreterie sindacali nazionali “una celere apertura dei tavoli istituzionali competenti“.
TE Connectivity è una società svizzero-statunitense di prodotti per l’elettronica. Occupa il 10% della forza lavoro in ricerca e sviluppo con 8.000 tecnici. È membro dell’ ETSI-Istituto europeo per le norme di telecomunicazione.
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