Le vendite di case sono scese al minimo degli ultimi 13 anni in ottobre mentre i prezzi sono aumentati
Non arrivano segnali incoraggianti dall’economica americana. Secondo quanto emerge dall’indice Chicago Fed National Activity Index, un indicatore chiave della performance economica statunitense, stilato dalla Federal Reserve di Chicago, ad ottobre il valore è pari a -0,49 punti rispetto ai -0,02 punti di settembre, mentre le previsioni puntavano ad una risalita a 0 punti.
La media mobile a tre mesi, sempre ad ottobre, si è portata a +0,7 punti rispetto a settembre.
Ricordiamo che l’indice CFNAI è una media pesata di ben 85 indicatori che riflettono lo stato di salute dell’attività economica nazionale.
Le vendite di case sono scese al minimo degli ultimi 13 anni in ottobre mentre i prezzi sono aumentati. Secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), si registra un ulteriore calo del 4,1% dopo il -2,2% riportato a settembre. Sono state vendute 3,79 milioni di abitazioni rispetto ai 3,95 milioni di settembre ed ai 3,90 milioni di unità previsti dagli analisti. Si è trattato del ritmo di vendita più lento dall’agosto 2010. Le vendite sono diminuite del 14,6% su base annua.
Il prezzo medio di una casa esistente venduta a ottobre è stato di 391.800 dollari, con un aumento del 3,4% rispetto a ottobre 2022.
Le vendite sono diminuite in tutte le categorie di prezzo fino a 750.000 dollari, ma si è registrato un aumento nelle vendite di case di fascia alta. Le case con un prezzo superiore a un milione di dollari sono aumentate di poco più del 9% rispetto a un anno fa. Gli acquirenti più ricchi tendono a non utilizzare i mutui o sono meno sensibili alle variazioni mensili dei tassi.
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