
Vediamo quali sono
Buone notizie sul fronte bancario italiano. Moody’s ha migliorato l’outlook, da negativo a stabile, sul rating di 18 istituzioni finanziarie italiane, di cui 16 banche e due istituti controllati dallo Stato. La decisione è in linea con quella assunta per il rating sovrano dell’Italia. Le banche in questione sono Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco BPM, BPER Banca, Banca Monte Paschi Siena, Credit Agricole Italia, Mediobanca, Credito Emiliano, CA auto bank, Banca Sella, Banca del mezzogiorno – MCC, Banca Ifis, BFF Bank, Cassa Centrale Raffeisen, Mediocredito Trentino Alto Adige, oltre ai due istituti governativi ovvero CDP e Invitalia.
Viene citato in particolare il miglioramento del contesto operativo e delle condizioni di credito delle banche. «Le condizioni del credito in Italia sono migliorate in modo significativo negli ultimi anni – sottolinea Moody’s in una nota – sostenendo la capacità di prestito delle banche all’economia reale. I prestiti in sofferenza (NPL) sono scesi al 2,4% dei prestiti lordi a giugno 2023, un livello sostanzialmente in linea con la media dell’Unione Europea, dal 6,1% dei prestiti lordi a giugno 2020. Ciò riflette principalmente cessioni e cartolarizzazioni di NPL su larga scala agevolate da il programma di garanzia Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze (GACS) del governo italiano, che è stato interrotto nel giugno 2022».
Moody’s si aspetta che l’inflazione e le condizioni economiche più difficili portino a un aumento moderato dei crediti deteriorati. Tuttavia, l’agenzia ritiene che la maggiore solvibilità delle banche italiane, supportata dagli utili non distribuiti e dagli aumenti dei margini di interesse netti, le aiuterà ad assorbire i potenziali ostacoli derivanti dall’indebolimento del merito di credito sia delle famiglie che delle imprese.
Solo per fare un po’ di chiarezza ricordiamo che il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating appunto, sulle capacità di una società di pagare o meno i propri debiti. Viene dunque valutata la solvibilità di un soggetto, cioè la capacità di far fronte agli impegni finanziari assunti e di generare le risorse necessarie a far fronte agli impegni presi nei confronti dei creditori. Tale giudizio è sottoposto a revisione periodica. Il rating è assegnato contrassegnando la valutazione secondo diverse scale di valori che variano in base all’agenzia che si occupa di emettere il rating stesso.
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