Secondo il numero due della BCE i mercati stanno sottovalutando alcuni problemi
C’è una potenziale minaccia non sufficientemente valutata da parte dei mercati, quella rappresentata dai rischi derivanti dalla geopolitica e dalle prospettive economiche alquanto deboli. A dichiararlo è il numero due della Banca Centrale Europea, Luis de Guindos, che in un’intervista alla CNBC che ha sottolineato come, proprio la BCE, stia monitorando questi fattori, valutandoli, appunto, una potenziale minaccia alla stabilità finanziaria
«I mercati hanno un’ottima percezione, o illusione, della macroeconomia. Credono che in un soft landing, un atterraggio morbido, anche per il fatto che, secondo loro, i rischi geopolitici non aumenteranno, e quindi i premi di rischio sia per le obbligazioni che per le azioni sono molto compressi».
De Guindos ha poi aggiunto «Per questo motivo, nel caso in cui avessimo una sorpresa negativa in termini di sviluppi dell’economia o dell’inflazione o comunque un qualsiasi aumento dei rischi geopolitici, penso che ciò potrebbe dar luogo a un’importante correzione dei prezzi di mercato. E attualmente crediamo che sia questo è uno degli elementi principali che potrebbe produrre volatilità nel panorama finanziario».
Ma sorprese negative potrebbero arrivare anche da altri fattori come produttività e prezzo del petrolio, ha affermato Guindos.
Secondo il Financial Stability Review della banca centrale le preoccupazioni sulla volatilità del settore bancario viste le crisi di alcuni istituti verificatesi nei mesi scorsi, si sono attenuate. Restano comunque rischi definiti “elevati”per la stabilità finanziaria perché adesso l’attenzione è sulle conseguenze che si potrebbero registrare con le condizioni di credito cambiate dopo gli aumenti dei tassi di interesse. Cambiamenti che coinvolgono non solo chi ha sottoscritto un mutuo ma anche l’intero settore immobiliare.
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