Il ministro del Turismo Daniela Santanchè aveva firmato il decreto per la ripartizione e l’assegnazione di 39 milioni di euro a favore di agenzie di viaggio e tour operator colpiti dalle restrizioni dovute al Covid
Arriva l’ok della Commissione europea, ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, al regime italiano da 39 milioni di euro per risarcire le agenzie di viaggio e i tour operator colpiti dalle restrizioni dovute al Covid. L’approvazione è arrivata sulla base della constatazione che il risarcimento rigurda effettivamente i danni direttamente collegati alla pandemia e che la misura è proporzionata.
In particolare l’aiuto assume la forma di sovvenzioni dirette per risarcire le imprese che hanno dovuto chiudere per rispettare le misure restrittive imposte dalle autorità italiane per limitare la diffusione del virus. Il regime approvato copre il periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021.
A firmare il decreto era stato il ministro del Turismo Daniela Santanchè che aveva detto: «si tratta di un contributo fondamentale a sostegno di quegli attori del settore che svolgono un’attività di vitale importanza per il turismo, ossia quella di favorire l’incontro tra domanda e offerta, tra operatori turistici e viaggiatori. Parliamo di protagonisti indispensabili per il comparto, che ricoprono un ruolo strategicamente cruciale nell’ottica industriale che il Ministero sta adottando; veri e propri artefici nel rendere l’ecosistema turistico italiano altamente competitivo, grazie alla loro spiccata competenza e approfondita conoscenza dei territori, e quindi del patrimonio culturale e di eccellenze uniche della nostra Nazione. Siamo perciò soddisfatti che gli sforzi profusi dal Ministero per recuperare i ristori, concertati con le associazioni di categoria e non andati in porto lo scorso anno, abbiano portato allo stanziamento di queste risorse atte a supportare anche il comparto del turismo organizzato e a creare le condizioni affinché esso possa esprimere al meglio le proprie professionalità».
Per accedere al fondo bisognerà essere iscritti al registro delle imprese con i codici Ateco 79.1, 79.11 e 79.12; essere impresa attiva e non avere procedure concorsuali in corso; avere sede legale in Italia ed essere in regola con gli obblighi di protezione in caso d’insolvenza o fallimento. Nonché essere in possesso di un’assicurazione Rc per tutte le annualità dal 2019 al 2023.
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