
Le richieste riguardano rivendicazioni salariali e misure contro l’inquinamento
Protesta dei dipendenti europei di Amazon proprio in uno dei giorni cruciali per il sito di ecommerce ovvero il Black Friday. Un evento, quello del Black Friday che Amazon ha voluto espandere trasformandolo non più in una giornata bensì in un periodo di 10 giorni (17-27 novembre) in cui pubblicizzare offerte e sconti per i suoi clienti. Infatti, in concomitanza con l’arrivo e soprattutto con l’esplosione dell’ecommerce, al Black Friday si sono affiancati anche il Cyber Monday e, recentemente, anche lo Small Business Saturday.
In questo vortice di promozioni i lavoratori europei, da Londra a Berlino, incrociano le braccia per ottenere rivendicazioni salariali e migliori condizioni di lavoro. Infatti mentre gli impegni sono aumentati, ed aumenteranno in concomitanza con la stagione natalizia, gli stipendi sono rimasti uguali. Ma la volontà dei lavoratori è anche quella di chiedere all’azienda specifici impegni per limitare l’impatto ambientale.
Per quanto riguarda l’Italia, la divisione italiana del colosso dell’e-commerce ha sottolineato che dal 1° ottobre, «ha aumentato le retribuzioni di ingresso di tutti i dipendenti della rete logistica a 1.764 euro mensili lordi. Ciò rappresenta un aumento del 21% rispetto agli stipendi corrisposti nel 2018 e dell’8% rispetto alle retribuzioni medie determinate dal 5° livello del CCNL nazionale dei trasporti e della logistica. Inoltre i corrieri sono assunti da fornitori di servizi di consegne al livello G1 del CCNL Trasporti e Logistica con una retribuzione d’ingresso pari a 1.700€ lordi al mese, tra i più alti del settore, per i dipendenti a tempo pieno, e oltre a 400€ netti mensili come indennità giornaliera».
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