
Bailey (BoE) ribadisce: “troppo presto per parlare di taglio dei tassi”
Sono cupe le previsioni economiche del Regno Unito. Durante un’intervista al sito web ChronicleLive pubblicata oggi il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha affermato che riportare l’inflazione al livello target del 2% fissato dalla banca centrale sarà “un duro lavoro” poiché gran parte del recente calo è dovuto all’allentamento del balzo dei costi energetici dello scorso anno.
Bailey ha riconosciuto l’impatto dei tassi di interesse più elevati sulle famiglie causato da mutui e affitti più elevati. Ma ha ripetuto il suo messaggio secondo cui era troppo presto perché la BoE pensasse a tagliare i tassi di interesse. «Sono molto consapevole della posizione dei meno abbienti – ha detto a ChronicleLive. – Ma dobbiamo ridurre l’inflazione al 2% ed è per questo che ultimamente ho respinto le ipotesi secondo cui stiamo parlando di tagliare i tassi di interesse o di tagliare gli interessi in qualcosa di simile al futuro prevedibile perché è troppo presto per avere quella discussione».
La BoE ha mantenuto i tassi invariati per la seconda riunione consecutiva all’inizio di questo mese, dopo 14 aumenti consecutivi per combattere un tasso di inflazione che ha raggiunto il picco superiore all’11% poco più di un anno fa prima di scendere al 4,6% in ottobre. Le ultime previsioni della BoE mostrano che l’inflazione tornerà al 2% solo alla fine del 2025. I mercati finanziari stanno attualmente scontando un primo taglio dei tassi da parte della BoE a settembre del prossimo anno.
Gli occhi sono tutti puntati ora alla prossima riunione del 14 dicembre, a ridosso di Natale. Cosa farà la Banca centrale?
FOTO: ANSA