
Zhongzhi la settimana scorsa ha dichiarato lo stato di insolvenza in una lettera ai suoi investitori
Va sempre peggio per il settore immobiliare in Cina. Oggi i titoli immobiliari quotati a Hong Kong sono scivolati, provocando cali anche in altri comparti. Azioni di promotori immobiliari tra cui Logan Group, Cina Vanke, Sunace e il gruppo Longforè sono scese tra il 4% e l’8%. L’indice Hang Seng continent Properties è crollato del 3,51%. Tutto questo a causa delle indagini avviate nel fine settimana sulla banca ombra cinese Zhongzhi Enterprise Group, carica di debiti.
La polizia di Pechino ha dichiarato che il colosso delle gestioni patrimoniali cinese è sospettato di aver commesso “crimini illegali” e che sono state disposte “misure penali obbligatorie” nei confronti di alcuni sospetti, senza specificare i presunti reati nè i dettagli delle misure adottate.
Il gruppo ha spiegato che la morte del suo fondatore Xie Zhikun nel 2021 e la successiva partenza dei dirigenti senior hanno portato al fallimento della gestione interna. Segnali di difficoltà sono emersi per la prima volta a luglio, quando Zhongrong International Trust Co, una delle sue principali società fiduciarie, ha mancato i pagamenti su dozzine di prodotti di investimento. Zhongzhi, i cui interessi commerciali spaziano dall’estrazione mineraria alla gestione patrimoniale, ha affermato nella lettera che poiché le attività del gruppo erano concentrate in debiti a lungo termine e investimenti azionari, era difficile liquidarli e contabilizzarne i rendimenti.
Le banche ombra come Zhongzhi sono società poco regolamentate che raccolgono i risparmi delle famiglie per offrire prestiti e investire in immobili, azioni, obbligazioni e materie prime. Negli ultimi anni, nonostante i rischi, ha ampliato i finanziamenti ai gruppi immobiliari in difficoltà.
Certo ora questa notizia di insolvenza rappresenta un problema in più per il presidente Xi Jinping alle prese con una crisi immobiliare importante e un’economia debole. E l’indagine da parte delle autorità di Pechino non ci voleva proprio.
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