
A ottobre l’export cresce su base annua del 9,2% (era -6,9% a settembre). L’import registra una flessione tendenziale del 18,7%
Notizie positive giungono dal commercio italiano. Ad ottobre l’Istat stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le esportazioni (+6,3%) rispetto alle importazioni (+3,1%).
L’incremento su base mensile dell’export riguarda tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione di beni di consumo durevoli (-0,1%), ed è dovuto soprattutto alle maggiori vendite di beni di consumo non durevoli (+9,7%) e beni strumentali (+6,4%). Dal lato dell’import, a esclusione di energia (-1,7%), si rilevano aumenti congiunturali per tutti i raggruppamenti; i più marcati per beni di consumo durevoli (+9,7%), beni strumentali (+7,6%) e beni intermedi (+6,3%).
Dati contrastanti giungono a livello tendenziale. A ottobre l’export rimbalza su base annua del 9,2% dopo il -6,9% di settembre. La crescita è trainata dalle maggiori vendite di energia (+24,4%), beni strumentali (+21,9%) e beni di consumo non durevoli (+7,6%). L’import registra invece una flessione tendenziale del 18,7%, determinata dalla contrazione degli acquisti di energia (-35,8%), beni intermedi (-14,2%) e beni di consumo non durevoli (-7,8%).
Nel trimestre agosto-ottobre 2023, rispetto a quello precedente, l’export cresce del 3,2%, per effetto delle maggiori vendite di energia (+48,2%), beni strumentali (+3,2%) e beni di consumo non durevoli (+2,8%). Nello stesso periodo, l’import registra un aumento dell’1,3%, cui contribuisce in misura rilevante l’incremento degli acquisti di energia (+13,3%).
Nel mese il saldo commerciale con i paesi extra Ue27 è positivo e pari a +5.366 milioni dopo i -2.174 milioni dello stesso periodo di un anno fa.
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