
Il manifesto dell’associazione è stato presentato alla vigilia della conferenza sul clima COP28 e in vista delle elezioni europee del prossimo anno dal presidente de Meo
L’Acea (produttori auto europei) stima che quest’anno le immatricolazioni di auto aumenteranno del 12% nella Ue e nel 2024 del 2,5%. Il dato è stato annunciato nel corso della conferenza stampa per la presentazione del “manifesto” del settore per la competitività del settore continentale.
Per quest’anno, l’Acea indica che le immatricolazioni sono attese restare a livelli relativamente bassi a circa 10,4 milioni di unità, quasi il 20% meno del volume registrato nel 2019 (prima della pandemia). Nel 2024 si attendono volumi di vendita vicino a 10,7 milioni di auto.
Il manifesto dell’associazione è stato presentato alla vigilia della conferenza sul clima COP28 e in vista delle elezioni europee del prossimo anno dal presidente Luca de Meo, con una tabella di marcia per un ecosistema di mobilità competitivo, co-firmato dai CEO dei principali produttori di veicoli europei.
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«Il nostro settore è nel mezzo della più grande trasformazione da oltre un secolo», ha affermato de Meo, che è anche amministratore delegato del Gruppo Renault. «Non vi è alcun dubbio per noi sulla necessità di decarbonizzare. Stiamo investendo miliardi affinché ciò accada, molto più di qualsiasi altro settore».
Data la portata della trasformazione, nessun singolo stakeholder sarà in grado di trasformare da solo l’intero ecosistema della mobilità. Acea ha quindi lanciato oggi il suo manifesto per il prossimo Parlamento Europeo e Commissione, con una roadmap basata su tre pilastri – offerta, produzione e domanda – che l’industria automobilistica dovrà attuare insieme ai suoi partner.
«Il nostro settore ha in media otto o nove regolamenti UE che entrano in vigore ogni anno fino al 2030; in alcuni casi si tratta di norme contrastanti», ha spiegato de Meo. «L’Europa deve adottare urgentemente un approccio olistico alle sfide dell’industria automobilistica, che comprenda l’intera catena del valore, da monte a valle. Perché i problemi che stiamo affrontando riguardano tutti i settori: automobilistico, minerario, energetico, delle infrastrutture e altro ancora. Se guardi i nostri concorrenti globali, vedi che sono molto bravi a farlo».
«L’Europa non deve solo garantire che siamo ben attrezzati come le altre regioni, ma deve anche garantire che possiamo competere in condizioni di parità. La concorrenza è molto salutare e una vera concorrenza significa anche mercati globali aperti e regole commerciali libere ed eque», ha affermato de Meo.
Un elemento chiave della tabella di marcia di Acea è rendere l’Europa un hub per la produzione di veicoli ecologici e intelligenti. «Dobbiamo collaborare con i decisori politici per creare le condizioni per la produzione di una vasta gamma di modelli a emissioni zero, compresi veicoli elettrici piccoli ed economici che siano redditizi da produrre in Europa», ha aggiunto il presidente di Acea, rieletto oggi per il secondo anno.
«In questo modo possiamo affrontare molte sfide con la stessa soluzione miracolosa, soprattutto quando si tratta di mobilità urbana. Dobbiamo anche lavorare sul lato della domanda attraverso schemi di incentivi adeguati e adatti allo scopo, a tutti i livelli politici, dall’UE fino alle autorità urbane e locali», ha concluso De Meo.