
Dubai si prepara ad ospitare la Cop28 al via domani ma Papa Francesco non sarà presente
Nel 2023 sono stati fatti progressi in direzione della transizione enrgetica ma occorre accelerare. In tutto il mondo sono state ampliate le misure per promuovere l’efficienza energetica, aiutando i consumatori a risparmiare denaro e migliorando la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico globale, ma i progressi non si stanno muovendo abbastanza velocemente da raggiungere gli obiettivi climatici mondiali. A fare il punto, in vista dell’inizio della Cop28 a Dubai domani,
è l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) secondo cui “bisogna raddoppiare i progressi dell’efficienza energetica passando dal 2% del 2022 a più del 4% annuo in media da qui al 2030“, anche alla luce “dell’aumento della domanda di energia a causa del caldo record e della crescita delle industrie ad alta intensità energetica e per raggiungere l’obiettivo zero emissioni nette del settore energetico entro il 2050, essenziale per limitare il riscaldamento globale all’obiettivo di 1,5 gradi dell’Accordo di Parigi“. L’associazione ricorda che nel 2023 l’intensità energetica globale è migliorata dell’1,3%, ben al di sotto del target.
Gli investimenti nel settore sono cresciuti del 45% dal 2020 e, nell’ultimo anno, i paesi che rappresentano tre quarti della domanda energetica globale hanno rafforzato le politiche di efficienza energetica o introdotte di nuove. Ma bisogna fare di più. «I miglioramenti globali nell’intensità energetica – una misura primaria di efficienza energetica – hanno subito un rallentamento nel 2023 – spiega il rapporto – sia per la ripresa economica in settori ad alta intensità energetica come quello petrolchimico e dell’aviazione in alcune aree sia per la forte domanda di aria condizionata durante quello che si appresta a diventare l’anno più caldo mai registrato».
E mentre Dubai si prepara ad ospitare la ventottesima Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici Papa Francesco ha fatto sapere che non sarà fisicamente presente. La decisione è stata presa su richiesta dei medici che lo curano per un influenza e infiammazione alle vie respiratorie. «Pur essendo migliorato il quadro clinico generale del Santo Padre relativamente allo stato influenzale e all’infiammazione delle vie respiratorie, i medici hanno chiesto al Papa di non effettuare il viaggio previsto per i prossimi giorni a Dubai, in occasione della 28a Conferenza delle Parti per la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici», ha reso noto in una dichiarazione ai media il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Ma il Papa vuole comunque partecipare alle discussioni e sicuramente lo farà dal Vaticano, con modalità che saranno indicate nelle prossime ore.
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