
Panetta: “le banche italiane sono un punto di forza dell’economia. Evitare politiche monetarie dannose”
«Il livello dei tassi di interesse è a un livello sufficiente a riportare l’inflazione in linea con l’obiettivo e bisogna evitare inutili danni per l’attività economica. Le condizioni monetarie dovranno rimanere restrittive per il tempo necessario a consolidare la disinflazione. La durata di questa fase dipenderà dall’evoluzione delle variabili macroeconomiche. Potrebbe essere più breve qualora la persistente debolezza dell’attività produttiva accelerasse il calo dell’inflazione». Queste le parole del nuovo governatore di Bankitalia Fabio Panetta nel suo primo discorso ufficiale in Italia in occasione del 60esimo anniversario di Iccrea, la capogruppo della galassia del Credito cooperativo.
«Occorre – ha spiegato – evitare inutili danni per l’attività economica e rischi per la stabilità finanziaria, che finirebbero oltretutto per mettere a rischio la stessa stabilità dei prezzi. A tale riguardo, la trasmissione degli impulsi monetari alle condizioni di finanziamento si sta rivelando più forte di quanto era stato previsto. Il costo dei prestiti bancari è considerevolmente aumentato. La dinamica della moneta e del credito è rapidamente scesa su valori simili o inferiori a quelli registrati in seguito alla crisi finanziaria e a quella dei debiti sovrani nell’area dell’euro».
Secondo lui la situazione positiva delle banche italiane è un punto di forza dell’economia nel suo complesso, in grado di gestire sviluppi sfavorevoli. «Ci si può attendere che nel prossimo biennio la sua redditività si riduca ma rimanga ampiamente positiva. Con l’indebolimento della congiuntura economica in Europa e Italia , alcuni fattori che hanno finora rafforzato le banche potrebbero venire meno nei prossimi mesi», ha concluso.
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