Gli Stati Uniti hanno annunciato una nuova ondata di sanzioni contro la Russia sia a settembre che a novembre di quest’anno, con l’obiettivo di mitigare le esportazioni russe di Gnl
Secondo i dati di S&P Global Commodity Insights del 4 dicembre, le importazioni di Gnl consegnate in Europa nel mese di dicembre sono iniziate a ben 1,39 milioni di tonnellate. I volumi di questo mese stanno già iniziando a livelli elevati dopo un forte mese di importazioni a novembre di circa 11,04 milioni di tonnellate, il più alto da maggio.
I volumi dichiarati per dicembre sono destinati a Paesi Bassi (360.000 tonnellate), Turchia (270.000 tonnellate), Regno Unito (200.000 tonnellate), Germania (140.000 tonnellate), Belgio (80.000 tonnellate), Spagna (70.000 tonnellate), Francia (70.000 tonnellate). , Grecia (70.000 mt), Italia (60.000 mt) e Portogallo (60.000 mt). Gli Stati Uniti forniscono quasi il 70% del totale, mentre la Russia fornisce circa l’11% e l’Algeria contribuisce con il 10%. Anche l’Egitto ha fornito il 5% dei volumi totali.
Gli Stati Uniti hanno annunciato una nuova ondata di sanzioni contro la Russia sia a settembre che a novembre di quest’anno, con l’obiettivo di mitigare le esportazioni russe di Gnl sanzionando lo sviluppo della capacità di liquefazione, del trasporto marittimo, dell’azionariato e del commercio.
«Come per qualsiasi sanzione, l’impatto effettivo evolverà nel tempo man mano che le entità coinvolte acquisiranno una comprensione più chiara di quali attività sono limitate, le autorità sanzionatorie chiariranno ciò che considerano particolarmente offensivo e nuove soluzioni alternative inevitabilmente si evolveranno», commentano Sara Pourghorbani, analista senior, e Laurent Ruseckas, direttore esecutivo di S&P Global: «Tuttavia, con queste nuove sanzioni in vigore, sembra che le attuali aspettative di NOVATEK per tutti e tre i treni del suo nuovo progetto, Arctic LNG-2, che si realizzeranno come previsto, siano ottimistiche».
Sara e Laurent hanno aggiunto che il primo treno dell’Arctic LNG-2 potrebbe iniziare la produzione come previsto entro febbraio 2024, ma la nuova sanzione sembra rappresentare un’ulteriore sfida significativa per le sue operazioni commerciali. Queste sanzioni statunitensi colpiscono direttamente il Gnl russo e cercheranno di restringere la futura produzione energetica, le esportazioni e le entrate della Russia.
Sebbene l’Europa stia ancora importando volumi relativamente elevati di Gnl dalla Russia, queste ultime ondate di sanzioni potrebbero rendere sempre più difficile per il volume di Gnl russo trovare casa in Europa.
(foto SHUTTERSTOCK)