
Il provvedimento è inserito tra altre misure per ridurre l’immigrazione, che nel 2022 ha raggiunto la quota record di 745.000 persone
Il premier inglese conservatore Rishi Sunak ha annunciato che dalla primavera 2024, per ottenere un visto di lavoro nel Regno Unito, sarà necessario avere un salario minimo superiore di oltre il 30% rispetto a quello attuale, pari a 38.700 sterline (45.160 euro). Il provvedimento è inserito tra altre misure per ridurre l’immigrazione, che nel 2022 ha raggiunto la quota record di 745.000 persone.
L’obiettivo dell’esecutivo britannico è diminuire il numero di lavoratori provenienti dall’estero di 300.000 unità. Il ministro dell’Interno James Cleverly ha annunciato inoltre un importante giro di vite per i lavoratori dei settori sanitari, che non potranno più portare con sè i propri familiari.
Superato nei sondaggi dall’opposizione laburista, in vista delle elezioni del prossimo anno, il premier Rishi Sunak sta cercando di mostrare una linea ferma sull’immigrazione, sia legale che illegale. Il suo governo ha infatti promesso di “riprendere il controllo” dei confini britannici grazie alla Brexit, con “la più grande riduzione” di sempre degli ingressi.
Secondo le statistiche ufficiali pubblicate alla fine di novembre, la differenza tra gli arrivi di cittadini stranieri e le partenze è stata di 745.000 persone nel 2022, ben oltre la stima iniziale di 606.000 persone. Il ministro degli Interni James Cleverly ha anche annunciato una riforma dell’elenco delle professioni che scarseggiano.
Il nuovo inasprimento entrerà in vigore in primavera, aggiungendosi a quello per gli studenti. Gli stranieri dovranno inoltre pagare il 66% per accedere al sistema sanitario nazionale. La spesa salirà a 1.035 sterline (1.200 euro) dalle attuali 624, generando “una media di 1,3 miliardi di sterline per il sistema“, ha dichiarato Cleverly. Per l’opposizione questo ennesimo giro di vite equivale a “riconoscere anni di fallimenti” da parte del governo conservatore.
(foto SHUTTERSTOCK)