
Urso: “l’obiettivo è di raggiungere con Stellantis almeno un milione di veicoli prodotti nel nostro Paese”
La Commisione europa annuncia tre miliardi per l’industria delle batterie. I finanziamenti saranno stanziati attraverso uno strumento dedicato nel quadro del Fondo per l’innovazione. Questo, sottolinea Bruxelles avrà “significativi effetti di ricaduta per l’intera catena del valore delle batterie europee, in particolare il suo segmento a monte, oltre a sostenere l’assemblaggio di veicoli elettrici in Europa“. L’annuncio è stato fatto dal vicepresidente dello stesso esecutivo comunitario, Maros Sefcovic.
Intanto si è insiedato il tavolo sull’automotive convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per discutere con Stellantis, i sindacati e Anfia il futuro del settore in Italia. «Il tavolo serve se chiarisce quale e’ la posizione di Stellantis rispetto al futuro della produzione e della ricerca e sviluppo nel nostro Paese – ha detto all’ingresso Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom. – Tavares e Elkann devono rispondere a una domanda: investono o chiudono? Se investono troveranno il lavoro della Fiom e il consenso per poter riportare in Italia e rilanciare sviluppo e produzione, se chiudono devono sapere che lotteremo per difendere la produzione, la ricerca e lo sviluppo nel nostro Paese».
«Il tavolo Stellantis che si insedia oggi rappresenta un punto di svolta per il sistema paese per raggiungere un obiettivo ambizioso, ma concreto: invertire il declino produttivo registrato negli ultimi anni in Italia per raggiungere la soglia di un milione di veicoli da parte dell’Azienda nei siti produttivi italiani. L’anno scorso sono state prodotte in Italia appena 450mila autovetture a fronte di un milione e 400 mila immatricolazioni e l’80 per cento degli incentivi sono finiti ad auto prodotte all’estero, anche da Stellantis. Questo non può più accadere». Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso dopo il tavolo.
«Abbiamo apprezzato la dichiarazione di Stellantis – ha spiegato il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico, al Commercio e Artigianato, all’Industria e Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli – che è determinata a mantenere una centralità dell’Italia per gli investimenti e la produzione. Ma ho chiesto chiarezza alla multinazionale sulle modalità della riorganizzazione, sui volumi produttivi futuri e sui segmenti dello stabilimento di Piedimonte San Germano».
Il tavolo ha stigmatizzato nel merito e nel metodo in modo netto e unanime il progetto di vendita di alcune sedi Stellantis, compresa quella di Cassino, che ha generato un grande disappunto e un vero e proprio allarme sociale tra i lavoratori sui territori.
Inoltre, sono stati annunciati cinque sottotavoli per lo sviluppo sull’automotive che partire a breve: Mercato per la produzione, con obiettivo 1 milione di veicoli, Competitività ed efficientamento degli stabilimenti italiani, Investimento su ricerca e sviluppo, Componentistica con il suo indotto, Riqualificazione delle competenze alla luce della transizione verde.
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