
Il Financial Policy Committee ha sottolineato nel rapporto che i tassi di interesse a lungo termine sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti sono ora intorno ai livelli precedenti al 2008
Tra un’economia interna fiacca, ulteriori rischi per la crescita globale, l’inflazione e l’acuirsi delle tensioni geopolitiche il contesto generale di rischio rimane difficile. E’ quanto afferma la Banca d’Inghilterra nel suo rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria avvertendo che, sebbene le finanze delle famiglie stiano andando meglio del previsto, i maggiori costi di finanziamento non si sono ancora riversati completamente sull’economia. «L’effetto completo dei tassi di interesse più elevati deve ancora manifestarsi, ponendo sfide continue a famiglie, imprese e governi, che potrebbero essere amplificate dalle vulnerabilità nel sistema finanziario basato sul mercato», ha affermato l’FPC.
La Banca d’Inghilterra ha aumentato i tassi di interesse di oltre 500 punti base tra dicembre 2021 e agosto 2023, portando il suo tasso principale al massimo degli ultimi 15 anni nel tentativo di combattere l’impennata dell’inflazione. Il suo comitato di politica finanziaria ha evidenziato nel rapporto che i tassi di interesse a lungo termine sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti sono ora intorno ai livelli pre-2008.
La capacità delle aziende di onorare il proprio debito è migliorata grazie alla robusta crescita degli utili e l’FPC prevede che il settore societario rimarrà ampiamente resiliente all’impatto dei tassi più alti e dell’attività economica più debole.
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