
Una realtà orientata all’economia spaziale che vedrà in questo mondo anche persone comuni
Il lavoro dell’astronauta è complesso ma senza dubbio stimolante. In un futuro che non sembra essere così lontano probabilmente si riuscirà ad osservare quello che succede sulla Luna in tempo reale con la capacità anche di interazione. È senza dubbio qualcosa di innovativo e sbalorditivo ed è quello che ci ha raccontato Leonardo Turchi, fondatore della startup Spaceclick nata a seguito di un’esperienza avuta in ESA nel 2017. È un’impresa orientata al mondo dello spazio e della new space economy ovvero quella branca della nuova economia spaziale che vedrà in questo mondo anche privati i quali potranno fornire servizi e gestire missioni commerciali.
Spaceclick fornisce software su misura costruiti per sopperire a esigenze specifiche, per clienti con requisiti specifici. In particolare, sviluppa la piattaforma IT chiamata EFB Electronic Fieldbook per i programmi di addestramento astronauti di ESA chiamati CAVES & PANGAEA (programmi studiati per fornire agli astronauti un background in geologia e introdurli a delle vere scienze sul campo in modo da prepararli a quello che poi svolgeranno sulla Luna). Questo sistema risponde all’esigenza avere un’infrastruttura AIT con un sistema software per consentire agli astronauti di collezionare dati direttamente sul campo e sincronizzarli in tempo reale con le sale di controllo, dove scienziati possono monitorare la traversa in corso e fornire feedback così agli astronauti sulla direzione da seguire o quali campionamenti effettuare.
Il progetto iniziale è nato a Colonia nel 2016/2017 e poi è stato portato avanti in maniera più consistente da Spaceclick che continua a fornire servizi per il continuo sviluppo e mantenimento del software ma anche per la preparazione alla sua utilizzazione sul campo. L’obiettivo di Spaceclick è quello di creare un ecosistema in cui diversi moduli completano un portale che andrà poi ad interfacciare le persone comuni con quello che avviene sulla Luna.
Al momento l’azienda sta lavorando con ESA su alcuni di questi progetti e anche sull’espansione del loro concept, in particolare – con anche alcune collaborazioni attive con università e centri di ricerca – sulla costruzione di un set innovativo di strumenti per la raccolta e la distribuzione di informazioni strutturate da qualsiasi ambiente remoto, sia per applicazioni terrestri che spaziali.
Ma non finisce qui: Spaceclick non si limita al fronte software ma fornisce anche formazione per l’utilizzo e tutta l’assistenza sul campo per il setup dei dispositivi, la preparazione pre-campagna e la messa in atto di alcune sale di controllo quando necessario, per il monitoraggio delle traverse. Un altro settore in cui si distingue è quello del cloud, e in particolare nella creazione di architetture scalabili per gestire picchi di computazione, e sta costruendo progetto dopo progetto l’architettura per lo streaming, per la visualizzazione delle mappe, per l’interazione VR e robotica.
Spaceclick è nata nel 2020 ma i premi vinti sono già molteplici: hanno ricevuto di recente il premio America Innovazione il quale riconosce le startup più innovative in Italia e poi hanno delle pubblicazioni alle quali contribuiscono, nella comunità scientifica, a comunicare tecnologie che poi vengono effettuate e testate effettivamente sul campo.
Oggi viviamo in un modo altamente tecnologico e all’avanguardia e per questo ci sarà sempre più la necessità di connettersi tra la Luna e la Terra ricevendo e fornendo dati da e verso di essa, non solo per quanto riguarda gli astronauti ma anche le persone comuni.