
La partnership prevede investimenti per 388,3 miliardi di yen ed il Governo giapponese sovvenzionerà il progetto fino a 840 milioni di euro
Tokyo punta a rafforzare la propria autonomia nel mercato dei chip di potenza che il Ministero dell’Economia prevede possa crescere fino a cinque trilioni di yen entro il 2030. I gruppi giapponesi Toshiba e Rohm uniscono le forze per incrementare la produzione congiunta in questo settore, aumentando l’efficienza energetica nei veicoli elettrici e nelle fabbriche.
La partnership prevede investimenti per 388,3 miliardi di yen (2,5 miliardi di euro al cambio attuale) con l’aiuto finanziario del Governo giapponese. In particolare Toshiba investirà circa il 25% e Rohm il 75%, mentre lo Stato sovvenzionerà il progetto fino a un importo massimo di 129,4 miliardi di yen (840 milioni di euro), ovvero un terzo dell’investimento totale.
Come si legge in una nota i due gruppi collaboreranno nella produzione di semiconduttori di potenza che consentono di ridurre il consumo energetico, utilizzando le loro capacità produttive in modo complementare. Il tutto con una particolare attenzione al carburo di silicio e chip di silicio per soddisfare la domanda di motori più piccoli e leggeri da parte dell’industria dei veicoli elettrici, nonché dispositivi efficienti e stabili per l’automazione degli impianti.
Ricordiamo che Toshiba Corporation è un’azienda multinazionale giapponese, tra le prime 100 al mondo per fatturato, che produce infrastrutture tecniche fisse e mobili, dispositivi elettronici ad alta tecnologia, prodotti consumer e, assieme a Westinghouse Electric Company, reattori nucleari. ROHM Semiconductor è una società giapponese di elettronica in Kyoto. Fu fondata come Toyo Electronics Industry Corporation il 17 settembre 1958.
FOTO: SHUTTERSTOCK