
L’accusa: “milioni spesi per una vita stravagante invece di pagare le tasse”. E’ la seconda incriminazione per il figlio di Joe Biden
Nuove accuse per Hunter Biden. Il figlio del presidente americano è stato incriminato per la seconda volta, in questo caso per reati fiscali. Nelle ultime settimane il procuratore speciale David Weiss ha utilizzato un gran giurì federale a Los Angeles per raccogliere testimonianze e prove. Ed ora Hunter rischia 17 anni di carcere.
Secondo l’accusa, Hunter Biden “è stato coinvolto per quattro anni in uno schema fraudolento per non pagare circa 1,4 milioni di dollari in tasse federali dovute per gli anni fiscali 2016-2019 e da gennaio 2017 fino al 2020, e per eludere l’accertamento delle imposte per l’anno fiscale 2018“. Il procuratore accusa anche il figlio del presidente di aver “aver speso milioni di dollari per uno stile di vita stravagante invece che pagare le tasse“.
Hunter Biden sta già affrontando accuse penali in Delaware relative all’acquisto di un’arma dopo aver mentito sulla sua dipendenza dalle droghe.
Insomma, non è un buon momento per la famiglia Biden, visto che la notizia arriva poche ore dopo la decisione dei repubblicani della Camera di portare in Aula la proposta di avviare formalmente un’inchiesta sul possibile impeachment del presidente Joe Biden, sospettato di interferenze negli affari del figlio.
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