
La decisione nasce dalla volontà di evitare un click day ed il conseguente sovraffollamento
Anticipata la data della presentazione per le domande riguardanti l’Assegno di inclusione che, secondo le intenzioni della ministra del Lavoro Marina Calderone, dal primo gennaio dovrebbe essere destinato anche agli ex percettori del Reddito di cittadinanza. La data è quella di lunedì prossimo, 18 dicembre. La decisione nasce dalla volontà di evitare un click day ed il conseguente sovraffollamento che potrebbe creare disagi sia agli utenti che al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl).
Stando ai dati Inps, saranno 737.400 i nuclei familiari coinvolti per l’Assegno d’inclusione, suddivisi tra 348.100 nuclei con un minore, 215.800 con una persona disabile, 341.700 con un componente con almeno 60 anni.
Secondo quanto dichiarato da Vincenzo Caridi, direttore generale dell’Inps l’assegno di inclusione, la nuova forma di Reddito di cittadinanza, «Anticiperemo a metà dicembre le domande per il nuovo strumento, l’Assegno di inclusione, l’Adi, che parte a gennaio: siamo pronti». «L’indennità – spiega il direttore dell’Inps, Vincenzo Caridi – viene attribuita a seguito dell’esito positivo dei controlli sui requisiti e alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale. Sarà erogata attraverso la Carta di inclusione che viene emessa da Poste italiane».
Caridi ha anche approfittato dell’occasione di un’intervista a Repubblica, per illustrare il nuovo sistema telematico alla base di questo passaggio «una piattaforma innovativa, Siisl, che ci sta consentendo di passare dal Reddito di cittadinanza allo Strumento di formazione e lavoro e all’Assegno di inclusione».
Aggiungendo anche, per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza «Dall’aprile del 2019 ad oggi sono stati spesi circa 34 miliardi per un importo medio mensile a famiglia di 540 euro al mese. Il picco di spesa l’abbiamo toccato nel 2021: 8,8 miliardi per 1,3 milioni di famiglie. Nel gennaio di quell’anno, nel pieno della pandemia, siamo arrivati a 1,4 milioni di nuclei beneficiari. A dicembre pagheremo 700 mila assegni, la metà e anche il livello minimo».
FOTO: ANSA / CIRO FUSCO