
Le incertezze economiche potrebbero, però, favorire l’oro
I numeri che emergono dall’outlook global commodities realizzato dagli analisti di Bloomberg Intelligence parlano chiaro: per il 2024 le materie prime sono destinate a registrare nuovi cali. Lontani, quindi, i tempi dei rialzi dettati dalla tempesta perfetta nata con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e acuiti dalla pressione inflattiva.
Nei prossimi mesi i timori arriveranno da un’economia globale debole ed incerta appesantita, peraltro, da tassi d’interesse ancora alti e che potrebbero restare tali per diverso tempo come fatto intendere dai vertici di entrambe le banche centrali maggiori, Federal Reserve e BCE.
A farne le spese potrebbe essere prima di tutto il petrolio con il Wti statunitense visto a 40 dollari al barile come anche il gas che, dopo la scintilla esplosa con il conflitto russo ucraino, potrebbe volgere anch’esso a 40 euro al megawattora.
Chi, invece, si avvantaggia di situazioni incerte è, com’è noto, l’oro che, stando all’analisi, potrebbe «puntare verso i 3.000 dollari l’oncia» dopo il record dei 2.100 dollari l’oncia visto nelle scorse giornate. Quello dell’oro è un caso molto interessante che presenta quotazioni in aumento del 10% da inizio anno tanto da arrivare a superare i massimi precedentemente registrati nell’estate del 2020, quando il metallo giallo toccò quota 2.075 dollari l’oncia
A dare una spinta è stato il recente rallentamento della crescita statunitense unito ad un indebolimento del biglietto verde. Ad aumentare il fascino dell’oro da parte degli investitori anche la debolezza di un’economia tedesca ormai lontana dai recenti fasti del passato, un passato che a suo tempo la portarono ad essere la locomotiva economica d’Europa. Adesso, invece, Berlino deve fare i conti non solo con la stagnazione economica e la recessione ma anche con le difficoltà politiche. A rafforzare l’oro sono stati anche alcuni massicci acquisti da parte di alcune banche centrali, tra queste anche quella olandese.
Il futuro dell’oro sembra roseo anche secondo le stime del World Gold Council secondo cui la domanda dovrebbe mantenersi solida anche per il 2024, complice anche la combinazione di tensioni geopolitiche e acquisti delle banche centrali.
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