
La premier è intervenuta nel corso di un evento dell’Ansa. L’Ecofin sul tema è previsto prima di Natale
La premier Giorgia Meloni ha dichiarato che «la riforma del patto di stabilità non è all’ordine del giorno del Consiglio europeo, ma è una trattativa molto serrata e la posizione italiana è una posizione chiara che viene compresa e rispettata. Noi stiamo ponendo una questione, che non è il tentativo di un paese di spendere soldi a pioggia, la questione che poniamo va nell’interesse dell’Italia e dell’Europa stessa. Se l’Ue ha una strategia, ad esempio sulle transizioni, e ha spinto i paesi a investire su queste materie, non può stabilire regole di governance che punisce chi lo fa». Lo ha detto nel corso di un evento dell’Ansa.
L’Ecofin straordinario per raggiungere l’accordo sulla riforma del Patto di stabilità dovrebbe tenersi nei giorni fra il 18 e il 21 dicembre.
«I progressi fatti testimoniano che c’è un riconoscimento del fatto che non siamo in una situazione normale, c’è una guerra in Europa – ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti –. Riteniamo che le nuove regole fiscali devono essere coerenti con gli obiettivi definiti a livello europeo, in particolare con le sfide sul cambiamento climatico e con riferimento particolare alla difesa. Sulla riforma del Patto abbiamo fatto dei progressi, ma non siamo all’accordo finale. Condizioni speciali specifiche per un periodo transitorio devono essere assicurate. Deve esserci coerenza tra le regole fiscali che proponiamo e gli obiettivi strategici, politici definiti a livello europeo su difesa e sicurezza e alla sfida di cambiamento climatico che dobbiamo affrontare supportando gli investimenti. L’auspicio è quello ovviamente di arrivare a una conclusione quanto prima in un Ecofin straordinario prima della fine dell’anno».
(foto ANSA)