L’export delle regioni italiane nel terzo trimestre vede una dinamica differenziata per aree geografiche. Vediamo nello specifico
E’ positivo il trend del commercio delle regioni italiane con l’export che nel terzo trimestre aumenta grazie alla volata del Mezzogiorno. In questo periodo infatti l’Istat stima una forte crescita congiunturale delle esportazioni per il Sud e Isole (+7,9%), un aumento più contenuto per il Nord-est (+1,7%) e una flessione per il Nord-ovest (-2,4%) e per il Centro (-3,9%).
Nei primi nove mesi la crescita su base annua dell’export nazionale in valore (+1,0%) mostra marcate differenziazioni territoriali: l’aumento delle esportazioni è elevato per il Sud (+15,9%), più contenuto per il Nord-ovest (+3,5%), modesto per il Nord-est (+0,2%), mentre si rileva una flessione per il Centro (-1,6%) e una più decisa contrazione per le Isole (-20,2%).
A fare da traino sono Campania (+27,6%), Calabria (+20,9%), Molise (+18,3%), seguita da Abruzzo (+13,7%), Basilicata (+10,1%), Piemonte (+9,2%) e Toscana (+8,5%). Per contro, si segnalano le dinamiche negative di Sardegna (-26,7%), Valle d’Aosta (-23,0%), Sicilia (-16,7%), Lazio (-11,9%) e Marche (-9,2%).
Nel dettaglio si segnala l’aumento delle vendite di autoveicoli dal Piemonte e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Campania e Toscana. In crescita anche le vendite di macchinari e apparecchi non classificati altrove da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana. All’opposto, si segnala la contrazione dell’export di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna e quella di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Lazio, Marche ed Emilia-Romagna.
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