
Il caso risale al 2017, quando la Commissione Europea, il braccio esecutivo dell’Unione Europea, sosteneva che Amazon avesse ricevuto vantaggi fiscali in Lussemburgo
Amazon vince una battaglia fiscale da 270 milioni di dollari con l’UE. Il caso risale al 2017, quando la Commissione Europea, il braccio esecutivo dell’Unione Europea, sosteneva che il colosso dell’e-commerce avesse ricevuto vantaggi fiscali in Lussemburgo, dove ha la sua sede europea.
Amazon è stata condannata a restituire 250 milioni di euro (circa 270 milioni di dollari) al Lussemburgo quell’anno. Poi la società americana ha presentato ricorso contro la decisione e nel 2021 un Tribunale dell’Ue gli ha dato ragione, affermando che la Commissione non è riuscita a dimostrare l’esistenza di un vantaggio fiscale illegale concesso ad Amazon dal Lussemburgo.
La Commissione ha poi presentato ricorso, inviando “il caso” alla Corte di giustizia europea, la massima corte europea. Quest’ultima però ha respinto l’appello della Commissione in quello che è un altro duro colpo per il capo della concorrenza dell’UE Margrethe Vestager, che ha cercato di frenare il potere delle aziende tecnologiche che operano all’interno del blocco dei 27 membri e sfidare alcune delle loro pratiche fiscali.
«Accogliamo con favore la sentenza della Corte, che conferma che Amazon ha seguito tutte le leggi applicabili e non ha ricevuto alcun trattamento speciale», ha affermato il colosso in una nota.
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