
Dollaro forte e aumento dei tassi di interesse le cause
Secondo quanto affermato dalla Banca Mondiale i paesi in via di sviluppo nel 2022 avrebbero speso la cifra record di 443,5 miliardi di dollari per il debito pubblico. Una somma particolarmente alta, +5% rispetto a quanto pagato l’anno precedente, a causa dell’aumento dei tassi di interesse da parte delle banche centrali e del rafforzamento del dollaro.
Numeri alla mano si parla, per le 24 nazioni più povere del mondo di un aumento che, a fine 2023 potrebbe arrivare a +39%. Purtroppo oltre i 2/3 di questo debito è caratterizzato dal tasso variabile che, come è noto, rende il debito maggiormente esposto a fluttuazioni improvvise.
«I livelli record di debito e gli alti tassi di interesse hanno portato molti paesi sulla strada della crisi», ha affermato Indermit Gill, capo economista del Gruppo della Banca Mondiale che ha aggiunto «Ogni trimestre in cui i tassi di interesse rimangono elevati fa sì che sempre più paesi in via di sviluppo si trovino in difficoltà e si trovino di fronte alla difficile scelta tra dover onorare il pagamento del debito pubblico o investire quei capitali nella sanità pubblica, nell’istruzione e nelle infrastrutture». Sempre la Banca Mondiale ha ricordato i 18 default sovrani in 10 paesi in via di sviluppo registrati negli ultimi 3 anni, più del totale dei due decenni precedenti messi insieme.
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