
Stati membri ed eurodeputati hanno concluso un accordo sulla riforma del mercato Ue dell’elettricità inteso a incoraggiare gli investimenti nelle energie senza emissioni di carbonio
Bilaterale notturno tra Meloni e Macron. La premier italiana e il presidente francese sono tornati a vedersi a Bruxelles in vista del summit dei 27 sull’apertura dei negoziati con Kiev per l’ingresso in Ue con sullo sfondo il grande nodo del Patto di stabilità. L’incontro è avvenuto tra brindisi e risate, in compagnia di un buon bicchiere di vino rosso, nel bar dell’hotel dove entrambi i leader pernottano. «E’ stata un’ottima discussione», ha spiegato Macron al termine dell’incontro, iniziato a tarda sera dopo il vertice tra Ue e Balcani Occidentali, lontano dalle telecamere.
Lì soggiorna anche Olaf Scholz. Il cancelliere tedesco era seduta nella stessa sala. Ha prima salutato Meloni e Macron, poi a lungo è stato seduto in un tavolo vicino, con il suo staff. Infine, unico in maglietta grigia a maniche corte nel gruppo dei leader, si è aggiunto al presidente francese e alla premier italiana.
Dall’incontro fonti ufficiali non hanno fatto trapelare pressoché nulla. Ma, nonostante i volti distesi che si vedevano al tavolo, i temi da trattare erano caldissimi. Con l’Italia pronta quasi al tutto per tutto – tanto da evocare il veto – per evitare che sul nuovo Patto di stabilità prenda forma un compromesso considerato troppo punitivo per i Paesi ad elevato debito. Sul dossier della revisione del bilancio 2021-27 Roma e Parigi sono sul fronte opposto a quello della Germania e dei frugali, e chiedono che l’Ue metta a disposizione più risorse su migrazione e innovazione dell’industria, oltre che per il supporto all’Ucraina.
Intanto Stati membri ed eurodeputati hanno concluso un accordo sulla riforma del mercato Ue dell’elettricità inteso a incoraggiare gli investimenti nelle energie senza emissioni di carbonio, compreso il nucleare, e a moderare le bollette dei consumatori. L’accordo “contribuirà a stabilizzare i mercati a lungo termine e ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e non fossili”, ha affermato la ministra spagnolo dell’Energia, Teresa Ribera.
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