
Confcommercio prevede una variazione nulla in termini congiunturali del Pil a dicembre e dello 0,6% nel confronto annuo
A dicembre crescita zero per il Pil italiano. La stima arriva dalla Confcommercio secondo cui “il 2023 si chiude all’insegna del rallentamento generalizzato, ma non mancano preziosi spunti di vitalità economica, seppure deboli e incerti. In questo senso vanno letti sia il recupero delle vendite reali in ottobre sia la crescita della fiducia delle famiglie a novembre“.
Confcommercio prevede quindi una variazione nulla in termini congiunturali del Pil a dicembre e dello 0,6% nel confronto annuo. Tale stima comporterebbe la conferma della crescita per l’intero anno 2023 allo 0,8%, in linea con le indicazioni della Nadef.
Secondo l’Ufficio Studi questo Natale le famiglie italiane si sentono strette tra inflazione e voglia di spendere. Grazie ai 50 miliardi delle tredicesime di lavoratori e pensionati, quest’anno la spesa per i regali sarà di 8 miliardi contro i 7,2 del 2022. Un volume di denaro che, secondo le previsioni, si tramuterà in una media di 1.882 euro di consumi a famiglia (ben oltre i 1.598 euro del 2022).
In cima ai regali più gettonati ci sono i prodotti enogastronomici (70%), poi i giocattoli (49%), i libri ed ebook (48%), l’abbigliamento (47%) e i prodotti per la cura della persona (41%). Il 64% spenderà tra 100 e 300 euro, mentre un consumatore su tre non supererà la soglia dei 100 euro.
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