
Il progetto di scissione si articolerà sulle controllate Canal+, Havas e una società di investimento che include la partecipazione nel gruppo Lagardère recentemente acquisito
Vivendi, società francese attiva nel campo dei media e delle comunicazioni, sta valutando la possibilità di suddividere le sue attività in tre entità separate per sfruttare al meglio il potenziale di crescita. Il consiglio di sorveglianza ha approvato la proposta di esplorare la fattibilità del progetto.
Lo split “libererebbe il potenziale di sviluppo” di tutte le attività di Vivendi, ha sottolineato il gruppo della famiglia Bolloré e si strutturerebbe in tre rami: una per la produzione cinematografica e televisiva Canal+, il ramo pubblicità e comunicazione Havas e il gruppo editoriale Lagardère. «Canal+, Havas e Lagardère stanno attualmente vivendo una forte crescita in un contesto internazionale caratterizzato da numerose opportunità di investimento. Per sfruttare appieno il potenziale di sviluppo di tutte le sue attività, il consiglio di gestione di Vivendi ha proposto al consiglio di sorveglianza, che ha dato ieri la sua approvazione, di esplorare la la fattibilità di un progetto di scissione dell’azienda in diverse entità, ciascuna delle quali sarebbe quotata in Borsa e strutturata di conseguenza», si legge in una nota.
L’operazione potrebbe durare tra i 12 e i 18 mesi.
Intanto domani Vivendi dovrebbe depositare presso il Tribunale di Milano l’impugnativa contro la decisione del cda di Tim di vendere la rete fissa senza passare dall’assemblea.
FOTO: IMAGOECONOMICA