
Il Presidente della Repubblica ha parlato in occasione della cerimonia di Natale con il Corpo Diplomatico
La presentazione degli auguri di Natale e fine anno al Presidente della Repubblica da parte del Corpo Diplomatico, al Quirinale è stata l’occasione per Sergio Mattarella di toccare diversi temi economico politici degli ultimi mesi. E dei prossimi.
Sui temi continentali, ha detto che «l’Unione Europea ha deciso di procedere, dopo anni di ritardi, sulla strada della ricongiunzione con molti dei Paesi europei candidati a farne parte. Si tratta di un percorso a volte impervio, ma il cui profondo significato storico e politico riveste grande rilievo. Allargamento significa inclusione, accettazione delle differenze, solidarietà, valori agli antipodi rispetto alle pulsioni neo-imperialiste che provengono, in questo periodo, da Mosca».
«Oltre ad ampliare il numero dei suoi membri – ha aggiunto – l’Unione Europea dovrà mettere mano a quel complesso di riforme istituzionali necessarie per renderla in grado di affrontare, con efficacia e tempestività, le sfide del nostro tempo, offrendo l’esempio di una comunità che, attraverso il dialogo e il negoziato, contribuisce in maniera ancora più rilevante alla causa della pace e della collaborazione internazionali. Numerose – ha rilevato ancora – sono le istanze che l’agenda internazionale propone e di grande impatto le scelte che una comunità come l’Unione Europea può compiere, a partire dal clima. Le iniziative recentemente assunte in sede europea in materia di Intelligenza Artificiale, per la definizione di standard e regole, sono un esempio di buone pratiche a vantaggio di tutta la comunità internazionale».
Sulla Cop28 «sono giunti segnali positivi: la comunità internazionale ha raggiunto un ampio consenso sul progressivo abbandono dei combustibili fossili. Siamo adesso chiamati a dare rapida e concreta attuazione a quanto deciso, consapevoli che il ritardo accumulato è già molto e il costo di nuove esitazioni ricadrebbe, moltiplicato, sulle future generazioni».
«Vi è la piena presa di coscienza che mentre si perseguono gli obiettivi di lungo periodo, bisogna sostenere i Paesi che più sono colpiti dai cambiamenti climatici. L’Italia parteciperà con 100 milioni di euro al nuovo fondo globale per le perdite e i danni, volto ad aiutare i Paesi vulnerabili a superare le distruzioni causate dai cambiamenti climatici».
«Sul terreno degli impegni internazionali della Repubblica Italiana permettetemi di citare la presidenza del G7, che si appresta ad assumere nel 2024. Come è costume del nostro Paese, la ricerca del dialogo sarà un elemento portante – ha detto, inoltre -. L’Italia non farà venire meno il proprio impegno per creare fiducia e spazi di collaborazione. Per raggiungere risultati di rilievo avremo bisogno del sostegno di tutti voi, che nel prossimo anno seguirete da Roma l’azione del nostro Paese».
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E ancora: «Il mio auspicio per il 2024 è che possa maturare un’accresciuta consapevolezza sulla necessità di imperniare i rapporti internazionali sul rispetto degli Stati, dei popoli, delle persone. Su cooperazione, solidarietà, condivisione di responsabilità“. Il Capo dello Stato ha affermato che «lo stato del mondo sul finire di questo 2023 ci impone di superare la superficiale sottovalutazione con cui si assiste al moltiplicarsi delle crisi e dei drammi umani che comportano».
Mattarella ha sottolineato che «ci allarmiamo per i danni inflitti al nostro pianeta da virus o da catastrofi naturali ma dobbiamo constatare che il pericolo maggiore arriva dagli sciagurati comportamenti di alcuni governi, da forze paramilitari, da gruppi terroristici».
Il Capo dello Stato ha richiamato il monito di Papa Francesco, sottolineando che «la ‘guerra mondiale a pezzi’ porta a un mondo in pezzi». Ed ha ricordato che “a fronte di uno scenario che sembrerebbe implicare la fine di un sistema basato su regole condivise, alcuni osservatori parlano di ‘età del caos’».
«L’indebolimento del multilateralismo non poteva accadere in un momento peggiore, in cui tutte le sfide più grandi del ventunesimo secolo sono di carattere globale. Dalle pandemie ai cambiamenti climatici, dalla sicurezza cibernetica al governo dell’intelligenza artificiale, dalla lotta alla povertà alla proliferazione nucleare, tutte le minacce a cui dobbiamo far fronte richiedono multilateralismo e cooperazione internazionale. Ci guardano i cittadini dei nostri Paesi, attenti a disuguaglianze e ingiustizie sociali, economiche, generazionali, di genere o etniche» ha aggiunto.
E infine, il Capo dello Stato ha sottolineato che «dobbiamo essere consapevoli che il nostro pianeta, per sopravvivere, ha indispensabile necessità di un sistema multilaterale, capace di sviluppare ulteriormente forme di collaborazione e integrazione».
(foto ANSA)