
Oltre 10.000 lavoratori affetti da gravi patologie chiedono di poter proseguire il lavoro agile, che scade a fine anno
Il gruppo Lavoratori fragili uniti, presente su Facebook, chiede di prorogare subito il lavoro agile, o smart working, in scadenza il 31 dicembre, per i fragili, attivi nel pubblico e nel privato.
L’appello è firmato anche da altri gruppi formati da lavoratori e lavoratrici fragili per un totale di oltre 10.000 iscritti, contenuta in una lettera indirizzata al governo e inviata anche al presidente della Repubblica, a deputati, senatori e organizzazioni sindacali.
Secondo la legge vigente, rientrano nei lavoratori fragili le persone affette da cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica, epatite cronica e obesità.
«Ci appelliamo al Governo, a tutti i senatori e deputati e a tutte le istituzioni competenti per chiedere con urgenza la proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili e che vengano stabilite tutele strutturali. Purtroppo, nonostante l’emendamento presentato dall’onorevole Orfeo Mazzella, insieme ad altri illustri onorevoli del Movimento 5 Stelle, la fiducia al decreto milleproroghe non ne ha consentito la votazione, lasciando i lavoratori fragili senza tutele», si legge nella lettera.
Non solo smart working: per 9 aziende su 10 il benessere dipendenti è strategico
«Ora – spiega nel dettaglio la lettera – gli onorevoli Mazzella, Bevilacqua, Patuanelli, Castellone, Damante e Floridia hanno presentato l’emendamento 37.0.5 all’articolo 37 della legge di Bilancio e gli onorevoli Camusso, Furlan, Zampa, Zambito, Manca, Misiani, Lorenzin, Nicita, hanno presentato gli emendamenti 35.0.6; 35.0.7; 35.0.8 all’articolo 35 della legge di Bilancio per la proroga fino al 30 giugno 2024. Vista la scadenza ormai prossima, invitiamo tutti i senatori e i deputati alla medesima sensibilità e partecipazione presentando urgentemente ulteriori emendamenti o approvando gli emendamenti già presentati al per non lasciare migliaia di lavoratori fragili senza tutele. Le tutele dei lavoratori fragili e dei disabili non devono avere un colore politico, ma devono essere una volontà di tutto il Parlamento e di tutto il governo».
I lavoratori fragili, «avendo il sistema immunitario compromesso, sono maggiormente esposti al rischio di contrarre gravi infezioni, anche mortali, non dovute solo al coronavirus ma a tutti i virus e batteri, con rischio di aggravare le già gravi condizioni di salute, con rischi anche per la vita».
Smart working: proroga a dicembre per i dipendenti della PA
Nella lettera diverse richieste al governo tra le quali: la proroga del lavoro agile per tutti i lavoratori fragili senza alcuna discriminazione tra pubblico e privato almeno fino al 31 dicembre 2024, prevedendo che vi possano accedere con cambio mansione anche coloro che non possono fare lavoro agile; di stabilire tutele durature nel tempo per tutti i lavoratori fragili con una legge definitiva e non a colpi di proroghe autorizzate spesso in ritardo rispetto alle scadenze delle precedenti; la possibilità di prevedere finestre di pensionamento per i lavoratori fragili in età over 55.
«Chiediamo, altresì – si legge nella missiva – di essere ricevuti al più presto dai ministeri competenti per fare ascoltare la nostra voce e le nostre esigenze e la costituzione di un tavolo tecnico con rappresentanti dei lavoratori fragili e rappresentanti dei sindacati al fine di stabilire tutele durature nel tempo per tutti i lavoratori fragili. A tutti i sindacati chiediamo di sollecitare il Governo per la proroga e di inserire le tutele per i lavoratori fragili a livello contrattuale nazionale e decentrato prevedendo la priorità per l’accesso al lavoro agile per tutti i lavoratori fragili e una durata del comporto della malattia maggiore sia per i lavoratori fragili che per i disabili».
(foto LAVORATORI FRAGILI UNITI/FACEBOOK)