
Al primo posto l’uva, a chiudere pesce fresco e frutta secca
A fine anno vince la scaramanzia, anche a tavola Infatti secondo la classifica stilata dall’Unione Nazionale Consumatori, tra i 20 cibi acquistati per Natale vince la frutta a bacca, tra queste l’uva, considerata un portafortuna. Ma forse anche per questo motivo l’uva è il primo dei cibi che registra un rialzo a due cifre: 21,3% rispetto a un anno fa. Al secondo posto le patate col 18,7% e i carciofi al terzo con un +10,7%.
Non perde occasione di essere in classifica nemmeno la frutta esotica che sembra riscuotere particolare successo proprio durante le feste e che, perciò, rientra tra i cibi il cui prezzo è aumentato del 9,8%. Solo al quinto posto il comparto che, soprattutto al sud, è protagonista del cenone, il pesce. Tonno, alici-acciughe, sgombro, salmone non affumicato salgono dell’8,6% mentre quello fresco è addirittura all’ultimo posto +2,1%. Mentre a +8,5% le arance.
Come prevedibile il rincaro arriva anche sui dolci confezionai +8,2% mentre i freschi reggono bene arrivando solo 14esimi. Lenticchie in crescita a +4,9% mentre la pasta ripiena come ravioli, tortellini, cappelletti, agnolotti salgono del 4,6%. Non va meglio per chi, invece, decide di affidarsi ai piatti pronti: + 4,4% in più dello scorso Natale.
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