
L’aumento dettato dal rincaro delle voci di spesa
Aumenti in arrivo per le famiglie. Questa volta la stangata arriva dal Natale e per la precisione dai costi ad esso legati (regali, cene etc). Stando ad una stima del Codacons si parla di circa il 12,6% in più (2,5 miliardi) rispetto allo scorso anno che, tradotto in euro significa 22,3 miliardi. Spulciando tra le voci si scopre che il 2023 sarà un Natale in cui le famiglie italiane destineranno 7,5 miliardi di euro in termini di regali (+12% di spesa sul 2022).
Per il tradizionale cenone della Vigilia e pranzo di Natale si spenderanno 2,8 miliardi, (+6% sul 2022) che diventano 370 milioni per coloro che hanno scelto il ristorante invece che restare a casa (+5% sul 2022). Sul fronte dei viaggi, scelta irrinunciabile, le spese arriveranno a 11,6 miliardi di euro (+15% sul 2022). Il tutto farà lievitare la spesa a 22,3 miliardi di euro, +2,5 miliardi rispetto allo scorso anno.
Dal Codacons, però, sottolineano che a far crescere il conto non è, purtroppo, un aumento di consumi dettato, magari, da una disponibilità di capitale, ma i rincari che hanno reso costoso ogni singolo elemento delle voci di spesa, dagli alimentari ai viaggi. Un esempio, è sempre il Codacons ad evidenziarlo, è l’olio d’oliva arrivato a quasi + 50% (+49,8% per la precisione) rispetto allo scorso anno.
Non fanno eccezione la carne (+3,8%) prodotto ittici (+3,3% o +8,9% per i frutti di mare conservati o lavorati), il riso (+8%) e 10,4% in più per la frutta con punte del +21,7% per la frutta con nocciolo) senza contare il +18,7% delle patate.
FOTO: SHUTTERSTOCK