Tra gennaio e novembre si registrano +30% negli Usa, +25% in Germania, +13% nell’Ue
Non arrivano buone notizie dal mondo delle imprese. Si registrano infatti aumenti a due cifre sul fronte dei fallimenti nelle economie avanzate. Secondo quanto riporta il Financial Times da gennaio a settembre negli Stati Uniti risultavano aumentati del 30% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, in base ai dati delle procedure concorsuali presso i tribunali. In Germania l’aumento è stato del 25%, secondo i dati di Destatis, l’ufficio di statistica federale, mentre nell’Unione europea i casi di fallimenti societari nei primi nove mesi dell’anno hanno visto un +13% secondo Eurostat.
Il FT non cita l’Italia, che però compare in un grafico sui dati Ocse da cui risulta che i livelli di fallimenti si attestano circa 20 punti al di sotto del valore del picco toccato nel 2008-2009.
La speranza è che i sussidi governativi continueranno a tenere a galla diversi imprese, quindi secondo il quotidiano il picco di insolvenze potrebbe non raggiungere i valori che si sono verificati in altre fasi storiche negative del ciclo economico come quelli registrati nella crisi del 2008-2009.
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