
La modifica durerà un solo anno, dato che il governo Meloni non ha trovato i fondi per renderla strutturale. Stop proroga giochi online
L’ok definitivo al decreto che porta da quattro a tre le aliquote Irpef per il 2024 è stato rinviato al prossimo Cdm, forse il prossimo 28 dicembre, per un approfondimento tecnico in coerenza con la Legge di Bilancio in via di approvazione. Resta però confermata la riduzione a tre scaglioni con prelievo del 23% esteso fino a 28 mila euro. La seconda fascia di reddito va da 28 mila a 50 mila euro di reddito lordo annuale, che verserà il 35% di Irpef, mentre la terza èal di sopra dei 50 mila euro di reddito lordo annuale, che verserà il 43% di Irpef.
La differenza più significativa rispetto al sistema attuale è che vengono accorpate le due fasce più basse. Quest’anno, infatti, la divisione era stata la seguente: fino a 15mila euro, 23% di Irpef; da 15mila a 28mila euro, 25% di Irpef; da 28mila a 50mila euro, 35% di Irpef; sopra i 50mila euro, 43% di Irpef.
La modifica durerà un solo anno, dato che il governo Meloni non ha trovato i fondi per renderla strutturale.
Sempre per il 2024 viene innalzata da 1.880 a 1.955 euro la detrazione per lavoro dipendente che allinea la no tax area a 8.500 euro come i titolari di reddito di pensione. E con una conseguente rimodulazione del calcolo del trattamento integrativo per i redditi fino a 28mila euro (l’ex bonus Renzi) per evitare che l’innalzamento della no tax area possa determinare la perdita del beneficio.
Il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente due decreti legislativi di attuazione della delega (fiscalità internazionale e adempimenti e versamenti) ed ha approvato in prima lettura un nuovo decreto legislativo con le disposizioni relative alle gare dei giochi a distanza: “si è messa fine alla stagione delle proroghe dei giochi online predisponendo una cornice generale per la definizione dell’intero sistema e per bandire le nuove gare. Sono inoltre previste misure volte al contrasto all’illegalità e alla tutela dei giocatori più deboli”.
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