
Secondo il gruppo di ricerca privato Conference Board, è possibile “una recessione molto breve e debole” nella prima metà del 2024
Il superindice dell’economia statunitense (LEI), redatto dal gruppo di ricerca privato Conference Board, è diminuito a novembre per il ventesimo mese consecutivo. Lo scorso mese, è calato dello 0,5% a 103 punti, contro attese per un calo dello 0,5%, dopo il -1% di settembre (dato rivisto dall’iniziale -0,8%). Nei sei mesi tra maggio e novembre 2023, registrato un ribasso del 3,5%, dopo il -4,3% dei sei mesi precedenti. Secondo il Conference Board, è possibile “una recessione molto breve e debole” nella prima metà del 2024.
Il Leading economic indicator , cioè il superindice, è il risultato di una media ponderata di altri 10 indicatori macroeconomici. Ha lo scopo di anticipare l’andamento del ciclo economico. L’orizzonte temporale in cui le previsioni dovrebbero avverarsi va, in linea di massima, dai 3 ai 9 mesi dall’ultima lettura.
L’indice è il risultato di una media pesata di altri 10 indicatori economici; questi, tra parentesi il peso assegnato: settimana lavorativa media nel settore manifatturiero (19,7%), media mensile delle nuove richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione (2,5%), nuovi ordini al settore manifatturiero per beni di consumo (5,9%), tempi di consegna dei fornitori del settore manifatturiero (2,9%), nuovi ordini di beni capitali esclusa la difesa (1,5%), permessi di costruzione per nuove abitazioni private (2%), indice delle aspettative dei consumatori (1,9%), variazione mensile dell’indice S&P 500 (2,9%), e la differenza tra il tasso “overnight” e quello delle obbligazioni statali a scadenza decennale (33%).
Questa settimana, il tasso d’interesse sui mutui è sceso, negli Stati Uniti, ai minimi da giugno. I dati mostrano però che i recenti cali non hanno ancora riportato i potenziali compratori sul mercato. Il tasso d’interesse medio su un mutuo fisso a 30 anni è sceso dal 6,95% al 6,67%, secondo Freddie Mac. Si è trattato dell’ottavo calo settimanale consecutivo, dopo 17 settimane consecutive sopra il 7%.
L’attività manifatturiera nella parte centro-meridionale degli Stati Uniti è risultata piatta, a novembre, ma sono cresciute le aspettative per il futuro. Secondo quanto riportato dalla Federal Reserve di Kansas City, che valuta l’attività manifatturiera nel decimo distretto della Banca centrale (include parte del Missouri, Kansas, Colorado, Nebraska, Oklahoma, Wyoming e parte del New Mexico), l’indice composito, a novembre, è salito dai -2 punti di ottobre a -1.
L’indice composito è una media dei dati su produzione, nuovi ordini, occupazione, tempo di consegna e scorte. L’indice sulla produzione è passato da -3 a -4. Le aspettative a sei mesi per l’indice composito sono passate da -1 a 6, quelle sulla produzione sono diminuite da 16 a 15 punti.
(foto SHUTTERSTOCK)